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Morì per il tiramisù contaminato: la procura ha disposto l’interdizione per l’azienda di Assago che aveva prodotto il dolce

Madre e figlio, titolari della Glg, sono indagati per omicidio colposo per loro l’ interdizione da qualsiasi attività imprenditoriale

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Nella foto, Anna Bellisario, morta a causa di uno choch anafilattico
Nella foto, Anna Bellisario, morta a causa di uno choch anafilattico

A poco meno di un anno dalla morte di Anna Belisario, la 20enne deceduta dopo aver mangiato un tiramisù contaminato da latte, il gip di Milano, Fiammetta Modica, ha ordinato l’interdizione dall’attività imprenditoriale (che vieta quindi qualsiasi attività, dalla produzione alla vendita) per i titolari, madre e figlio, della Glg srl, l’azienda di Assago produttrice del ‘Tiramisun’ con marchio Mascherpa.

Allergica al latte

Anna Bellisario era morta il 5 febbraio dello scorso anno dopo dieci giorni di coma a causa di uno shock anafilattico provocato, secondo gli inquirenti, da tracce di latte contenuto in un tiramisù prodotto e commercializzato dalla Glg come vegano. La ragazza aveva una forte allergia al latte. Solo dieci giorni prima, aveva mangiato il tiramisù a cena, mentre si trovava in compagnia del fidanzato, in un ristorante vegano della catena Flower Burger. Cessò di respirare nel reparto di terapia intensiva del san Raffaele.

Omicidio colposo

Il suo è un caso che per giorni ha occupato le prime pagine della cronaca locale e nazionale. Dopo la sua morte, scattarono le indagini. Le ipotesi di reato erano e sono pesanti: omicidio colposo, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Le tracce portarono subito ad Assago, nella Glg srl di via Garibaldi 1, che produceva il tiramisù a marchio Mascherpa. Il pubblico ministero Luca Gaglio al quale furono affidate le indagini, aprì un fascicolo con quattro indagati tra cui figuravano il titolare della Gls, il responsabile della produzione e altri due dipendenti dell’azienda. Avrebbero prodotto dolci vegani e dolci con il latte sulla stessa linea che riforniva di tiramisù vegani 63 ristoranti in Italia.

Il sequestro

Il prodotto, chiamato “Tiramisun”, fu ritirato dal mercato dopo l’ordinanza pubblicata sul sito www.salute.gov.it. Secondo i tecnici del ministero c’era il “rischio di presenza di allergeni” anche nelle altre confezioni. I consumatori furono invitati “a riportarlo al punto vendita per il rimborso”. Il sequestro si rese necessario dopo le prime analisi qualitative da cui era emersa la presenza di proteine del latte. Dopo un anno, un primo provvedimento è stato preso: l’interdizione dei titolari della Gls da ogni attività. In attesa che le indagini si concludano e cominci il processo.

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