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Minacce, aggressioni, specchietti delle auto infranti, pneumatici bucati: vivere in via XXIV Maggio a Corsico è un vero inferno

La denuncia arriva da Maurizia Minardo che sarebbe la destinataria di pesanti intimidazioni (ti getto l’acido sulla faccia, ti incendio la casa) da parte dei suoi vicini di casa

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Nella foto, il palazzo di proprietà comunale, in via XXIV Maggio, a Corsico
Nella foto, il palazzo di proprietà comunale, in via XXIV Maggio, a Corsico

Terrorizzerebbero gli abitanti di un intero palazzo. Con minacce, aggressioni, specchietti delle auto infranti, pneumatici bucati. E poi rifiuti abbandonati, comprese carcasse di biciclette, lasciati in cortile. Un degrado senza fine. Gli autori sarebbero tre “famiglie”: quella di uno spacciatore agli arresti domiciliari, quella composta da personaggi con un passato turbolento, quella di una ragazza madre che fa pesare sui vicini di casa la sua condizione.

La denuncia arriva da Maurizia Minardo, presunta destinataria di pesanti minacce (ti getto l’acido sulla faccia, ti incendio la casa) e, a suo dire, di vere e proprie aggressioni. Aggressioni denunciate ai carabinieri e finite in tribunale. Il problema è che la prima udienza si è tenuta un paio di settimane fa, dopo due anni dall’episodio incriminato: una sedia tirata addosso alla malcapitata, le sue fioriere distrutte, dopo una lite. Tra la denuncia e l’udienza, 24 mesi, di tensioni.

Lo scenario è il palazzo di proprietà comunale che sorge al numero 22 di via XXIV Maggio, a Corsico. Un edificio che di fronte a situazioni di disagio sociale ed economico, ha cominciato ad ospitare diverse tipologie di inquilini. Alcuni dei quali spadroneggerebbero e terrebbero sotto scacco tutti gli altri. Il clima che si respira sarebbe insomma di vero terrore.

Serrature del cancello del cortile rese inutilizzabili con il silicone, mobili abbandonati nello stesso cortile, bici rubate lasciate negli spazi comuni, cassette della posta scassinate, una pistola di plastica fatta trovare dietro la porta di casa. L’elenco delle intimidazioni sarebbe lungo. Alcuni inquilini avrebbero rinunciato a combattere e sarebbero andati via, gli altri non vorrebbero cedere e hanno chiesto aiuto. A chi?

Secondo Maurizia Minardo, né la polizia locale, né tantomeno funzionari del comune sarebbero mai intervenuti in via XXIV Maggio almeno per verificare lo stato di degrado dell’immobile. Tantomeno per intimare ai presunti bulli che lo abitano comportamenti più civili e rispettosi nei confronti dei loro vicini.

Alcuni raccontano una storia leggermente diversa da quella proposta dalla Minardo. Parlano di un “tutti contro tutti” in cui sarebbe difficile individuare chi provoca e chi viene provocato, chi minaccia e chi viene minacciato. Ci sono delle denunce penali – dicono – e sarà il giudice a indicare da quale parte si trovi la ragione e da quale il torto.

Parziali conferme, seppur con molti distinguo arrivano da via Roma. Dal municipio l’assessore Salcuni, su questa vicenda fa sapere: “La polizia locale ha eseguito dei sopralluoghi e raccolto testimonianze, per quanto di sua competenza. Invitiamo tutti gli inquilini a tenere un comportamento corretto e rispettoso e a segnalare qualsiasi situazione di criticità alla Polizia locale per gli approfondimenti del caso”.

La nota si chiude con una promessa: “L’amministrazione comunale sta lavorando per potenziare la gestione delle oltre 300 case comunali dell’ente, per migliorare le condizioni di vita e di sicurezza degli inquilini. L’amministrazione utilizzerà tutti gli strumenti a disposizione per il recupero delle ingenti morosità pregresse e, quando necessario, avvierà i provvedimenti di decadenza dell’assegnazione secondo quanto previsto dal regolamento regionale in materia”.

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