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Rozzano, valanga di multe in arrivo con il supersemaforo T-red, ma forse sono da annullare

Le sanzioni elevate, da 167 a 666 euro a colpo, potrebbero essere illegali perché per quattro mesi è mancata dal delibera di giunta per la sua installazione

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telecamere-T-redI super semafori T-red, i semafori intelligenti a controllo del rosso, stanno creando il panico tra gli automobilisti. A Rozzano, dove sono attivi da circa un anno, c’è una vera e propria polemica in corso. Nel mirino c’è quello installato in via Roma all’angolo con viale Lazio: bastona chiunque sia diretto verso Valleambrosia che non rispetti il rosso.

La raffica di multe che ha interessato gli automobilisti non sta risparmiando alcuno. La questione è che, probabilmente, le sanzioni elevate, da 147 a 180 euro a colpo, potrebbero essere illegali e quindi sarebbero da annullare. Il motivo? Il T-red (la sigla ricorda molto il Tyrannosaurus rex, il re dei dinosauri) di via Roma sarebbe stato installato senza la preventiva delibera della giunta comunale, ma solo in seguito a semplice determina dirigenziale. Una questione di lana caprina? Mica tanto.

Il “mostro” (per gli automobilisti naturalmente) è stato allestito a fine 2021. Da gennaio ’22 sono cominciate a fioccare le multe. All’inizio i malcapitati caduti nella sua rete si lamentavano perché la sua presenza non era “adeguatamente” segnalata (i cartelli sarebbero stati posizionati in febbraio). Quando le multe sono cominciate a diventare 3 – 4 – 10 per ogni automobilista distratto, è cominciata la protesta. C’è chi si è ritrovato in mano verbali per infrazioni commesse il 16, il 20 gennaio e il 4 febbraio. Chi nella stessa giornata. I primi tam tam sono circolati sul social, sino a sfociare negli studi di qualche avvocato.

Infatti, chi si è visto notificare pagamenti per 1000, 1500, 1800 euro ha indagato o fatto indagare e ha scoperto che sino a fine aprile mancava la delibera della giunta, arrivata durante la seduta del 29 dello stesso mese e pubblicata sull’albo pretorio solo il 12 maggio. C’è chi, come Selena Ceccarelli di Noviglio (sei multe per un totale da pagare di oltre mille euro, in poco meno di un mese), si è rivolto al proprio legale e ha fatto preparare un documento di autotutela con la richiesta di annullamento.

Oppure come Emanuele Bellobuono della pizzeria Ciro express cui hanno notificato 4 multe in una sola settimana. Altri hanno inviato in comune richieste di accesso agli atti, alcune delle quali non ancora soddisfatte. Altri ancora come Andrea Privitera (una sola multa sin ora notificata , ma – dice – vorrei evitare di perdere 6 punti sulla patente) si stanno coalizzando prima di intraprendere un’azione comune.

Una citazione a parte merita Christian Lampedecchia destinatario di nove multe per un totale di 1780 euro che ha già pagato. Il problema per Christian è che con sei punti tolti per ogni multa non potrebbe più guidare. Per fortuna nella maggior parte dei casi l’automobile era guidata dalla madre.

Della questione se ne è occupato Marco del Gaizo, non coinvolo direttamente, ma ben addentro alle cose comunali, che sta dando una mano a chiarire la vicenda. “Al di la dell’infrazione che rimane comunque grave – dice – c’è la poca trasparenza nel non informare correttamente gli utenti. Il semaforo di via Roma,  sino a qualche mese fa veniva spento dalle 21 alle 5 del mattino, con il T-red rimane sempre in funzione. Dunque, se prima non esisteva, qual è la vera e successiva necessità di tenerlo acceso anche di notte, dato che le multe sono state elevate proprio durante le ore notturne?

Nonostante l’allarme, nonostante i guai che stanno provocando e nonostante la quasi certezza della loro illegalità, le multe elevate prima della pubblicazione della delibera di giunta continuano ad essere notificate, alcune via posta, altre con il messo comunale, anche dopo i fatidici 30 giorni dalla presunta infrazione.

Le multe elevate prima di maggio sono tutte da cassare? La giurisprudenza è ricca di precedenti. Ultimo quello di un giudice di pace di Alessandria che ha annullato i verbali del passaggio con il rosso perché l’amministrazione comunale di quella città non aveva ancora depositato le delibera di giunta che autorizzava l’installazione della telecamera T-red. È l’unico appiglio. Qualcuno sperava che senza cartelli segnaletici della presenza della T-red, la multa fosse non applicabile, ma c’è una sentenza della Cassazione che afferma esattamente il contrario: la Corte ha infatti chiarito che non vi è alcun obbligo di adeguata e preventiva segnalazione della rilevazione operata dal T-red.

Dal comune intanto arriva una buona notizia: le multe elevate a marzo sono state bloccate, non saranno quindi notificate e quelle notificate saranno annullate. C’è stato un errore e quindi si sta cercando di correre ai ripari. Resta da capire cosa succederà per le altre. Rimane valido il meccanismo di autotutela da inviare alla polizia locale con la richiesta di archiviazione che, però viene decisa dalla Prefettura di Milano, dopo aver valutato le controdeduzioni degli agenti preposti al servizio.

Resta anche da capire cosa succederà alle multe prese prima e dopo Marzo. Secondo alcuni, dipende dall’esistenza di una vecchia delibera che potrebbe aver espresso genericamente la volontà della giunta (si parla di quella Agogliati) di installare le T-red e monitorare tutti i semafori presenti sul territorio comunale. Oppure se davvero ne serviva una nuova che indicasse specificatamente gli incroci su cui posizionarle. Da questo dipende la validità o meno di quelle di via Roma. E da questo dipende se il comune potrà incassarle o meno. Si parla di migliaia di euro.

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1 commento

  1. Strano tutti criticano la burocrazia ma poi quando tocca le proprie tasche diventa un’ancora di salvezza. Nessuno però “condanna” coloro, che rischiando la pelle degli altr, passano serenamente con il semaforo rosso. La vita …

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