Home Attualità Mense scolastiche: bambini in lacrime per la fetta di pandoro proibita

Mense scolastiche: bambini in lacrime per la fetta di pandoro proibita

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A Corsico ci sono bambini che ricevono regolarmente i pasti e altri che sono costretti a portarselo da casa perché i propri genitori sono morosi

Per festeggiare il Natale, a Corsico era prevista la distribuzione di una fetta di dolce. Peccato che alcuni ragazzini sono stati esclusi

Pandoro sì, pandoro no! E sulle mense corsichesi si scatena una nuova bufera. La miccia si è accesa ieri. Per festeggiare il Natale, era prevista la distribuzione ai bambini di una fetta di pandoro. Un’ulteriore occasione per stare insieme e gustare un dolce della tradizione natalizia. Tutto bene. No! Perché non si è capito il motivo, ad alcuni la fetta di pandoro è stata fatta solo vedere. Proibito toccarla, ancor di più mangiarla. Una discriminazione intollerabile che, una volta venuta alla luce, ha indignato i genitori. Il passaparola hanno cominciato a intasare i social.

Le domande

Tre  domande sulle tante che questa vicenda solleva. Come i bambini hanno guardato le cuoche e le maestre, quando hanno dato il pandoro solo ad alcuni? Qual è il senso di ingiustizia che hanno provato i genitori quando gli stessi bambini lo hanno raccontato a casa? Ci sono stati anche i figli dei genitori “furbetti” tra quelli che che sono rimasti senza torta?

L’atto di accusa

Lorenza Gigli ha scritto a Roberto Masiero consigliere comunale di opposizione, finito nel mirino per un’improbabile accusa di “mancato controllo” delle scelte della giunta di centrodestra che governa Corsico:  “Ecco cos’è successo: «Mamma sai cosa c’era oggi in mensa? Il pandoro! Il mio amico che non può più mangiare in mensa si è messo a piangere, io me ne sono accorta e l’ho detto alla maestra e per fortuna han trovato un pezzo che non voleva un altro bimbo, non si potrebbe ma gliel’hanno dato lo stesso” Buon Natale Corsico. Anno nuovo, il terzo coi vecchi problemi ormai dimenticati dai più. Buon anno a chi ha il coraggio ancora di non girarsi dall’altra parte”.

Famiglie morose

Un vero e proprio atto di accusa che ha riproposto la questione del diverso trattamento nei confronti di chi frequenta le mense: ci sono bambini che ricevono regolarmente i pasti e altri che sono costretti a portarselo da casa perché i propri genitori sono morosi.

Bambini fantasma

Melania Iacona parla di “bambini fantasma ma che hanno due occhi e una bocca. Sono bambini e bambine corsichesi inesistenti” e che “Non è che se ieri o domani nessuno ha segnalato la cosa, i bambini senza pasto non ci sono e gli episodi non si verificano. Son 3 anni il 7 gennaio che va avanti questa situazione inaccettabile.. Altri riferendosi sempre alla situazione della mensa sottolineano che “La situazione é solo stata “dimenticata” ma rimane vergognosa.”  In campo è scesa anche l’ex sindaco Maria Ferrucci che si chiede, riferendosi alla giunta comunale:”Ma hanno mai messo piede in una scuola? Ma hanno mai provato a mettersi nei panni di un bambino? Queste cose non si possono più sopportare”.

La difesa

Dal comune si difendono. Secondo l’assessore all’Istruzione Fabio Raimondo la colpa della mancata consegna della fetta di pandoro ad alcuni bambini della scuola Curiel sarebbe di “un’errata comunicazione” da parte del gestore della mensa al terminali di distribuzione. Quella che non è stata data ieri, sarà distribuita oggi. Sull’episodio è stata richiesta al direttore del centro di produzione pasti una relazione per eventuali “azioni sanzionatorie” nei confronti di chi ha sbagliato

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