Non si tratta di quisquillie ed è proprio per questo che la conclusione lascia perplessi. Nel documento c’è scritto che “Laddove il capitolato prevede una grammatura di 60/80/90g per le mozzarelle per l’Infanzia/la primaria/gli adulti, sono stati distribuiti 30/30/45g per le tre fasce di età”. Significa che venivano servite mozzarelle di peso esattamente la metà di quello previsto. Non solo. Nella scuola Monaca sarebbero stati trovati “diversi piatti usurati e non sanificati in modo adeguato” con alcuni che presentavano residui di cibo.
La società che gestisce il servizio mensa ha presentato sue controdeduzioni che non sono state ritenute “ricevibili”. Il documento della direttrice Roveda ha ribadito che “le preparazioni devono essere di grammatura coerente al menu del giorno e non differibili e che il reintegro delle stoviglie deve essere effettuato tutte le volte che le stesse risultano inidonee al servizio come per la loro corretta sanificazione”.
Non sono queste le sole mancanze della Cir riportate alla base della decisione di multarla. La società ha anche proposto un menù a tema per il Carnevale alle scuole senza il consenso del Tecnologo incaricato dall’Ente per le verifiche di conformità. Era stato lo stesso tecnologo ad aver “dato parere negativo ad una delle preparazioni proposte, sottolineando che aveva già precedentemente evidenziato che tale preparazione risultava inadeguata”.
Nonostante i rilievi, sorprende però l’esiguità della multa (da qui le perplessità): solo mille euro così suddivisi: 200 euro per il mancato rispetto delle grammature delle mozzarella, 300 euro per il mancato ripristino delle stoviglie, 500 euro per il menu modificato senza autorizzazione. Ma tant’è queste dovrebbero essere le cifre previste dal capitolato.
[…] direttore, le scrivo in merito all’articolo apparso su pocketnews di ieri (leggi qui n.d.r), dove vengo (correttamente) citata in quanto firmataria della determina di applicazione di sanzioni […]