L’operazione, condotta dai poliziotti della Sezione Antidroga della Squadra Mobile, trae origine dell’arresto del “killer delle carceri”, Santo Tucci, avvenuta il 2 ottobre 2018, nell’ambito dell’operazione “Miracolo”. In quella circostanza, il killer delle carceri finì in manette perché trovato in possesso di circa 28 chili di hashish, 1,7 chili di cocaina, due pistole clandestine, un silenziatore per arma corta, 18 cartucce.
Alcuni elementi indiziari emersi durante la perquisizione del pregiudicato, ha consentito agli agenti della Sezione Antidroga di sviluppare un nuovo filone investigativo nei confronti di alcuni pregiudicati che operavano nella zona sud-ovest della città e nei Comuni di Corsico, Buccinasco e Trezzano Sul Naviglio, sia in alcune regioni del centro-sud Italia, come Emilia Romagna, Lazio e Puglia.
Oltre ai 28 chili di hashish, 1,7 chili di cocaina, Tucci aveva due pistole Makarov non registrate con un silenziatore di fabbricazione artigianale. Armi e silenziatori dello stesso tipo sono state trovate in possesso di Pietro Amante (nel giro del clan dei Barbaro Papalia) e Agatino Maurizio Scollo, i due pregiudicati a capo dell’organizzazione italiana smantellata dal blitz della polizia. Dodici componenti dell’organizzazione, tra cui Amante e Scollo, sono stati arrestati in flagranza.
Due persone sono anche state arrestate anche in Albania. Entrambe le organizzazioni avevano una struttura solida e potevano disporre di depositi e di almeno 9 auto riadattate per trasportare droga e denaro che sono state sequestrate insieme a 3 scooter e 2 moto.