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Mancanza di medici, i sindaci di quattro comuni organizzano un presidio di protesta

L’appuntamento è per sabato 26 giugno alle 11 davanti alla sede dell’azienda sanitaria di via Marzabotto, a Corsico

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I sindaci di Buccinasco, Cesano, Corsico e Trezzano, che hanno deciso di fare sul serio e di scendere in piazza a protestare
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I sindaci di Buccinasco, Cesano, Corsico e Trezzano, che hanno deciso di fare sul serio e di scendere in piazza a protestare

Ormai è una malattia che sta diventando cronica. E sembra non esserci alcuno che sia in grado di guarirla. Di quale patologia si tratta? Semplice: nel Sud-Ovest milanese mancano i medici di base. Dopo gli Sos lanciati nei mesi scorsi, adesso i sindaci di Buccinasco, Cesano, Corsico e Trezzano, che hanno deciso di fare sul serio e di scendere in piazza a protestare.

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L’appuntamento è per sabato 26 giugno alle 11 davanti alla sede dell’azienda sanitaria di via Marzabotto, a Corsico. In una nota stampa fanno sapere che sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia del 9 giugno scorso sono stati banditi 211 “ambiti territoriali carenti di assistenza primaria” relativamente alla Città Metropolitana di Milano. In sostanza significa che sono 211, quindi, i posti vacanti per i medici di  base, su un totale di circa 1900.

La penuria di dottori colpisce in modo particolare molti comuni della Città Metropolitana dove sfioriamo addirittura il 16%. Solo nel distretto dell’Azienda sanitaria Sud-Ovest Milano ne mancano venti: dieci tra Cesano e Corsico, altri dieci fra Buccinasco, Trezzano e Cusago.

Stanchi di non ottenere risposte, Fabio Bottero, Simone Negri, Rino Pruiti  e Stefano Ventura hanno deciso di promuovere un presidio, che si terrà sabato 26 giugno alle 11 davanti alla sede dell’Aazienda sanitaria di Corsico in via Marzabotto, 12.

“Sono anni che denunciamo questa situazione – ha spiegato in una nota stampa il sindaco di Cesano Simone Negri – ma purtroppo siamo costretti a constatare come Regione Lombardia sia rimasta sorda ai nostri allarmi e alle nostre proposte. Come sindaci, infatti, abbiamo fornito ampia disponibilità a ragionare su diverse soluzioni, a partire dalla possibilità di mettere gratuitamente a disposizione, nei contesti più disagiati, spazi comunali per aprire studi medici”.

“Non possiamo – ha concluso il promo cittadino di Cesano – lasciare soli i nostri cittadini, i tanti anziani e le persone fragili per i quali il medico di famiglia rappresenta un presidio essenziale e irrinunciabile. Noi proseguiamo questa battaglia a difesa del diritto alla salute e ci auguriamo che Regione e Governo ci ascoltino”.

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