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Licenziamenti Auchan, Rozzano paga il prezzo più caro

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Nella foto, lavoratori Auchan Rozzano durante una manifestazione di protesta

Saranno infatti 456 i dipendenti dell’area amministrativa esistente in città che rimarranno senza lavoro

Prima il licenziamento in blocco degli impiegati dell’area “amministrazione” della vecchia gestione Auchan, poi quello degli addetti della rete di vendita. È una vertenza che rischia di concludersi con lacrime e sangue quella della vendita dell’Auchan a Conad. Degli 817 esuberi annunciati ieri, Rozzano pagherà il prezzo più caro.

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Rozzano azzerata

Saranno infatti 456 i dipendenti della sede di Rozzano che rimarranno senza lavoro. A loro poi seguiranno sempre in ambito amministrativo 46 della sede di Roncadelle. Doccia fredda, anzi gelata, perché il piano licenziamenti annunciato da Conad è di almeno “3100” unità. La riduzione di personale potrebbe dunque riguardare anche i dipendenti della rete vendita, soprattutto in Lombardia.

Clausola di salvaguardia

Gli unici lavoratori al sicuro sono, quelli impiegati nei centri vendita ceduti da Auchan a Esselunga e Carrefour. Per la clausola di salvaguardia occupazione, i due colossi della grande distribuzione dovranno assorbire una parte di dipendenti.

Le proteste  

Nel mese di dicembre i dipendenti Auchan erano scesi in piazza per protestare contro il piano esuberi. Una delegazione, il 7, in occasione della prima della Scala organizzò un presidio per tenere i riflettori accesi sulla vicenda. I sindacati avevano già messo in guardia sul fatto che l’acquisizione della rete di vendita di Auchan e Sma da parte di Conad prevedeva 3.100 non inclusi nel progetto di passaggio. Con l’avvio della procedura di licenziamento sono state vanificate tutte le speranze di salvare i posti di lavoro.

Pessima notizia

“Una pessima notizia, per i lavoratori, per le loro famiglie, per tutti coloro che si sono spesi anima e corpo per questa vicenda in questi mesi – ha scritto sulla sua pagina facebook Pietro Bussolati, consigliere regionale del PD – So bene che in questo momento non esistono parole che possano alleviare lo sconforto e la paura di chi da un giorno all’altro vede piombare l’incubo della disoccupazione nella sua quotidianità, dopo una vita spesa a lavorare per la propria azienda e per la propria comunità”.

La preoccupazione del sindaco

In una nota stampa diffusa in serata anche il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti ha espresso la sua preoccupazione per una vicenda che al momento sembra senza via d’uscita. “Ci siamo attivati con Regione Lombardia – ha sottolineato – per dare risposte concrete ai lavoratori ed avviare un necessario confronto tra le parti per salvaguardare i posti di lavoro”.

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