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L’addio a Luis Ruggieri, il cassiere ucciso da un pazzo nel supermercato Carrefour ad Assago

I suoi funerali sono stati celebrati dal parroco della chiesa di San Lorenzo don Paolo che ha detto: “ ha vissuto la sua vita fino all’ultimo istante, sino a quando non l’ha donata per gli altri”

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Nella foto, in banchetto con il libro delle firme posto all'ingresso della chiesa di San Lorenzo
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Nella foto, in banchetto con il libro delle firme posto all’ingresso della chiesa di San Lorenzo, a Trezzano

Si sono celebrati a Trezzano, in una chiesa di San Lorenzo piena, i funerali di Luis Fernando Ruggieri, il cassiere ucciso lo scorso 27 ottobre mentre era al lavoro all’interno del supermercato Carrefour di Assago. Quel giorno i clienti del centro commerciale di Milano fiori hanno vissuto un pomeriggio di terrore e morte nel quale ha perso la vita Luis che stava solo svolgendo il suo lavoro.

Il destino lo ha messo di fronte a un assassino psicopatico: ha avuto la sventura di incappare in Andrea Tombolini, l’uomo che, dopo aver preso un coltello dall’espositore, ha menato fendenti a chiunque gli capitasse a tiro: voleva uccidere perché gli altri erano troppo felici e non comprendevano la sua infelicità. Prima di essere disarmato con un calcio dall’ex calciatore Massimo Tarantino, ha lasciato sul terreno sei persone.

Nella foto, don Paolo mentre benedice il feretro di Luis Ruggieri

I suoi funerali sono stati celebrati dal parroco della chiesa di San Lorenzo don Paolo. Dopo aver letto un passo del Vangelo di San Matteo sulla morte di Gesù che affida al Padre il suo spirito, don Paolo ha sottolineato le difficoltà che Luis ha affrontato nella vita da quando aveva sei anni. Difficoltà che non gli hanno mai cancellato il sorriso. Dopo essere stato adottato ha ricominciato la sua vita in Italia con papà Federico.

“Cercate di seguire il suo esempio: sorridete alla vita – ha detto don Paolo – Lui l’ha vissuta fino all’ultimo istante, sino a quando non l’ha donata per gli altri. Il suo sacrificio è sacro come sacra è diventata la sua vita: la sua morte ha segnato il cammino di molti di noi. Che il suo martirio diventi il seme di grano che cade in terra e produce buoni frutti in ciascuno”.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco di Trezzano, Fabio Bottero, e una delegazione del comune di Assago (che ha deciso di abbassare le saracinesche in segno di lutto) guidata dall’assessore alla sicurezza Marco La Rosa. Tra la folla anche una rappresentanza della comunità latinoamericana milanese e molti colleghi di Luis che non hanno voluto rinunciare a salutarlo per l’ultima volta.

 

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