Home Attualità L’acqua al cloro (anti Legionella) di Corsico è buona? Sì, no!, forse

L’acqua al cloro (anti Legionella) di Corsico è buona? Sì, no!, forse

Dopo l’allarme di un genitore, ieri si è formato una sorta di comitato spontaneo che per mezzo di mail e telefonate al Comune ha chiesto chiarimenti sulla situazione delle acque potabili negli asili e nelle scuole di Corsico. Il comunicato del gruppo Cap

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Riceviamo e pubblichiamo

Gentile direttore, la ringrazio per lo spazio concesso alla mia lettera aperta di ieri sul tema della sicurezza dell’acqua potabile nelle scuole di Corsico. La aggiorno su le cose successe in seguito. Nella giornata di ieri si è formato una sorta di comitato spontaneo che per mezzo di mail e telefonate all’amministrazione pubblica ha chiesto chiarimenti sulla situazione delle acque potabili negli asili e nelle scuole di Corsico in questo periodo in cui siamo tartassati dal rischio legionella. A gran voce come genitori abbiamo chiesto la cosa più semplice, che ci fosse permesso di far portare a scuola bottigliette di acqua minerale così che i bambini potessero bere da li e non dai rubinetti.

Il rischio di malesseri a causa della Legionella o a causa della iperclorazione, che è uno strumento attraverso il quale si aumenta di molto la concentrazione di cloro (un disinfettante) con lo scopo di debellare la Legionella, non è trascurabile per noi genitori. Molti di noi, da alcune settimane, da quando è scoppiato il caso legionella a Corsico, che ha provocato morti e un significativo numero di ricoverati, tentano di scendere a patti con le scuole affinché non facciano più bere acqua di rubinetto ai bambini ma acqua di bottiglie, senza riuscirci però.

E questo ci inquieta: laddove una soluzione tanto semplice era a disposizione per scongiurare un rischio possibile e tranquillizzare le famiglie, le scuole hanno sempre risposto di no. È questa non curanza, questa ostinazione a rifiutare un utile compromesso che io considero un azzardo sulla salute dei nostri figli oltre che una metodica oltranzista inconcepibile. Chiaramente le scuole comunali devono muoversi attenendosi a norme e protocolli che vengono imposti dall’alto, ed è per questo che abbiamo girato le nostre richieste alla dirigenza del Comune, affinché valuti le nostre preoccupazioni e ancor più la bontà e semplicità della soluzione proposta.

Siamo in attesa di una risposta, che però dovrà essere più frutto del buonsenso che del rispetto della legalità, questo ci è chiaro, perché il Comune e il Gruppo Cap, l’azienda che gestisce la salubrità delle acque potabili, si stanno muovendo assolutamente nei termini di legge, questo va detto. Soprattutto se consideriamo che la legge sulle acque ad uso umano è cambiata nel 2023 innalzando, tra le altre cose, i valori massimi del cloro consentito.  Più precisamente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, è stato ufficialmente abrogato il precedente D.Lgs. 31 del 2001 sulle acque destinate al consumo umano che era in vigore da quasi vent’anni.

La nuova normativa è entrata in vigore il 21 marzo 2023 e prevede diverse novità rispetto al provvedimento precedente, ad esempio, il limite al Cloro di 0,20 mg per litro, ritenuto per vent’anni come massima concentrazione oltre la quale poteva iniziare ad essere nocivo per la salute, è saltato (!). Volendo interpretare la norma, è lo faccio da profano, credo che il legislatore desiderasse essere più pragmatico, probabilmente perché la rete degli acquedotti italiani sta invecchiando nella sua struttura e la disinfezione e l’efficienza vanno tutelate anche con prese di posizione. La nuova norma del 2023 consente di arrivare per legge ad una concentrazione di ben 0,70 mg di Cloro per litro in caso di iperclorazione necessaria per sanificare l’acquedotto, che poi è il caso di Corsico e della Legionella.

Quindi, per intenderci, non possiamo dire che un valore di 0,37 mg/l di Cloro rilevato ieri sia fuori scala o sia il doppio del limite, lo potevano dire l’anno scorso. Non possiamo neanche dire che sia rischioso, perché la legge attuale non si esprime in questi termini. Io però posso ugualmente dire che sono preoccupato lo stesso, intimamente, personalmente, perché sono persuaso nel credere che anche se una legge venga abrogata dopo vent’anni, la ratio che fino ad allora l’ha motivata è ancora evidente. Per tale ragione è solo sul buonsenso degli amministratori locali che posso fare affidamento.

È difficile esprimersi volendo mettere in evidenza che si ha una buona considerazione dell’operato degli altri, pur scegliendo di muovere una critica, è il mio caso e ci provo: è merito del Comune di Corsico se si sta tentando di tracciare la provenienza della contaminazione da legionella con serrati campionamenti delle acque potabili in moltissimi stabili della città; l’azienda che provvede alla gestione dell’acquedotto ha avvisato la cittadinanza con solerzia e giuste tempistiche che sarebbe stato necessario pulire le condutture con il cloro, entro i limiti dell’attuale legge, per cercare di scongiurare la Legionella; la Regione Lombardia ha attivato una task force per aiutarci a risolvere una volta per tutte questa minaccia.

Dunque è tutto corretto ed è tutto necessario… ma non vedo il perché dell’impedirci di fornire ai nostri figli bottigliette d’acqua: tutti stanno facendo qualcosa e noi non possiamo risolvere questo problema che, a margine di una ragion di stato, si è creato? Questo mi turba! Intanto c’è una buona notizia, il nido Monti e il nido Giorgella, che sono gestiti da una cooperativa, hanno deciso in autonomia di fornire ai bambini acqua minerale fintanto che il problema legionella e relativa clorazione delle acque non verranno archiviati. Questa soluzione è ottimale e di gran lunga superiore anche all’uso delle bottigliette singole portate dai bambini, perché c’è meno spreco di plastica ed è gestita dalle educatrici. Ringrazio di cuore la dirigenza e le educatrici che hanno preso questa decisione.

Ernesto Di Gennaro
Corsico Milano

p.s Stamattina ho saputo che il CDQ nel pomeriggio di ieri si è riunito e ha deciso che sarà possibile portare bottigliette d’acqua e borracce nelle scuole comunali

Il comunicato del gruppo Cap

Facendo seguito alla pubblicazione apparsa a su pocketnews.it (leggi qui) e precisamente alla presenza di cloro in quantità fuori scala, Gruppo CAP rassicura gli utenti di Corsico e Buccinasco che l’acqua dell’acquedotto è sicura e potabile. Quanto riferito dal tecnico citato non è esattamente corretto e rischia di creare inutile confusione; infatti il parametro segnalato di 0,2 mg/l (e non 20) era un valore di riferimento e non un limite massimo della precedente normativa, superato dall’attuale decreto, che non prevede limiti ma chiede al gestore – in caso di azioni disinfezione in rete – di controllare e monitorare i sottoprodotti del cloro, ovvero sostanze come cloriti e clorati che possono formarsi per la reazione chimica del cloro con l’acqua. Gruppo CAP sta costantemente monitorando questi parametri che vengono puntualmente inviati ad ATS e allo stato attuale non ci sono sforamenti dei limiti di legge. Pertanto, Gruppo CAP ribadisce la totale sicurezza dell’acqua di rete.

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