Home News Cusago La giunta fa piazza pulita della gestione di asilo e materna

La giunta fa piazza pulita della gestione di asilo e materna

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Scontro in Consiglio Comunale, tra maggioranza e opposizione, quando la giunta ha messo ai voti una delibera che dovrebbe istituire il polo unico per l’infanzia, polo che si vorrebbe affidare a privati tramite un appalto

Doveva essere un consiglio comunale che avrebbe dovuto chiarire chi, come, perché e quando si sarebbe dovuto cominciare a lavorare per salvare il castello. Si aspettavano comunicazioni in merito al passaggio di proprietà del simbolo di Cusago, se è realmente avvenuto, o se si è trattato solo di una presa in giro. Invece, davanti a una insolita e corposa presenza di cittadini,  dopo una breve trattazione dei punti marginali iscritti nell’ordine del giorno, si è passati all’approvazione delle linee guida di indirizzo per la riorganizzazione gestione dei servizi educativi e la creazione del nuovo sistema 0-6 anni.

Sperare nella clemenza del tempo?

E il castello? E la necessità di intervenire prima che la neve faccia crollare i suoi tetti? Nulla. Silenzio assoluto. Probabilmente, visto che il 2016 è stato l’anno più caldo dell’ultimo secolo, si spera che il tempo mite duri ancora per qualche tempo, magari anche per tutto il 2017.

Una scelta “epocale e rivoluzionaria”

In mancanza di meglio, il dibattito si è concentrato sul mancato coinvolgimento delle minoranze in quella che il sindaco ha definito una scelta “epocale e rivoluzionaria”. Di che cosa si tratta? Di fare piazza pulita dell’attuale gestione della scuola materna e dell’asilo, creare un polo unico per l’infanzia e affidarne la gestione tramite appalto. In sostanza significa smontare ciò che è andato bene per tantissimi anni in nome di un efficientamento dei servizi che non trova tutti d’accordo. Anzi. Per il momento, nemmeno gli attuali gestori (la parrocchia per l’asilo, una cooperativa per la materna) hanno ricevuto comunicazione ufficiale  dell’ intenzione  dell’amministrazione di non voler rinnovare la concessione in uso. Almeno così pare.

La fotocopiatrice guasta

In consiglio, però il dibattito si accende e salgono i toni. L’apice si raggiunge quando le opposizioni evidenziano una curiosità, che tanto curiosità non è: negli atti del consiglio non era stato inserito un documento importante. Si tratta di quello redatto dalla società incaricata alla consulenza e richiamato nella delibera in votazione. Come si fa a votare un documento che ne cita un altro che nessuno ha visto? Non si potrebbe. E su questo punto il dibattito si infiamma. Con il sindaco da un lato che afferma di averne “parlato” alla riunione dei capigruppo, le opposizioni a esprimere il disappunto per la superficialità con cui è stata gestita la questione. Non ce n’è uno che non confermi di non aver avuto modo di analizzare il documento che, secondo la maggioranza conterebbe una cinquantina di pagine. Il solo Reina dichiara di aver richiesto agli uffici competenti copia della relazione che però non ha mai ricevuto. Si sarà guastata la fotocopiatrice? La confusione raggiunge vette incredibili. Il sindaco, nonostante la carenza di documentazione, mette ugualmente ai voti la delibera, che passa con i 4 voti contrari delle opposizioni .

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