
Fare chiarezza
Intanto è un primo passo per tentare di fare chiarezza. Se ne discute infatti a livello pubblico e non sui social. Assago ha convocato una seduta del Consiglio e tra i temi all’ordine del giorno spunta anche la realizzazione del nuovo impianto di proprietà del club nerazzurro, nell’area compresa tra i comuni di Assago e Rozzano. Il merito, se così si può dire, è di una interrogazione dal consigliere Roberto Murolo del M5stelle.
La pressione del traffico
Secondo i rumors che da settimane agitano residenti e tifosi, il nuovo stadio dovrebbe sorgere un’area al confine tra Assago e Rozzano, su terreni di proprietà della famiglia Cabassi su un’area poco distante dal Forum e dal capolinea della linea verde M2, e dal Centro Commerciale Milanofiori. Si tratta di una zona già ad alta densità di traffico ma grazie ai piani per Milano-Cortina 2026, per alleggerire la pressione sul traffico attorno e in uscita di tangenziale, saranno trovate nuove soluzioni alla viabilità, aumentando contestualmente i parcheggi a disposizione.
Le aperture
Al momento non esiste alcun accordo tra i due comuni, anche se dai sindaci erano arrivate aperture. Timide da quello di Assago, più convinte da quello di Rozzano. Gianni Ferretti, primo cittadino di Rozzano e tifosissimo nerazzurro, aveva detto: “Siamo ancora ai se e non abbiamo informazioni a riguardo, ma se si andasse avanti, siamo pronti a spalancare le porte: oltre all’indotto, ospitare l’impianto dell’Inter sarebbe un vanto e un orgoglio per tutto il territorio”.
Le chiusure
Lara Carano, in un primo momento non aveva detto di no. Poi aveva confermato di non essere mai stata contattata dall’Inter per un eventuale realizzazione dello stadio, “visto che il territorio di competenza non è quello assaghese”. In un comunicato aveva sottolineato: “Nel caso in cui la realizzazione dello stadio diventasse proposta concreta e questo dovesse causare ripercussioni sulla viabilità sul territorio di Assago, l’amministrazione Comunale attiverà tutti gli strumenti atti a difendere il proprio territorio”. Giovedì se ne parlerà in Consiglio comunale.