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Duro attacco di Simona Sanfelici: “Tutte le opere e gli interventi promessi in campagna elettorale non sono stati realizzati”

La giunta Negri/Pozza/Rubichi verrà ricordata per aver riempito il territorio di piste ciclabili e per aver chiuso la scuola primaria Gobetti mentre la costosissima piscina è ancora un rudere abbandonato

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Nella foto, Simona Sanfelici, consigliere comunale di Cesano Boscone
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Nella foto, Simona Sanfelici, consigliere comunale di Cesano Boscone

E’ un vero e proprio “cahier de doléances”, (quaderno delle lamentele) quello reso pubblico da Simona Sanfelici, consigliere comunale di Cesano Boscone sulla situazione in cui versano alcuni progetti che avrebbero dovuto cambiare il volto della città. I cahier de doléances, erano dei registri nei quali le assemblee incaricate di eleggere i deputati agli Stati generali, convocati da Luigi XVI, annotavano critiche e lamentele della popolazione. Ebbene l’esponente di Fratelli d’Italia, Ha riassunto la summa delle lamentele che da mesi sono l’indice della insoddisfazione dei residenti nei confronti di alcune scelte dell’amministrazione, Pd liste civiche, che governa Cesano.

Scuola Gobetti chiusa

“Come ogni anno il bilancio di previsione dell’amministrazione PD è un condensato impietoso di promesse puntualmente non mantenute. La giunta Negri/Pozza/Rubichi – scrive la Sanfelici – verrà ricordata per aver riempito il territorio di piste ciclabili e per aver chiuso la scuola primaria Gobetti. Dopo aver sperperato 700 mila euro per realizzare la ciclabile in via Grandi ha avviato il cantiere per realizzare un’altra pista in via Colombo, costosissimo duplicato di quella esistente nella parallela via Vespucci. Interventi che hanno comportato l’abbattimento di alberi, l’eliminazione di posti auto e il restringimento della carreggiata”.

Urgente manutenzione di strade e marciapiedi

“Stanno trasformando Cesano in un circuito ciclabile – continua – senza rendersi conto che la gente si sposta in auto o a piedi e che per questo la città avrebbe avuto bisogno di interventi più urgenti per la manutenzione di strade e marciapiedi. Occorreva semmai potenziare il trasporto pubblico da e per Milano e collegare i diversi quartieri per consentire soprattutto ai nostri anziani di raggiungere il centro, i supermercati e la Sacra Famiglia. Dovevano farlo con la navetta promessa in campagna elettorale, ma a 6 mesi dalle elezioni quella navetta ancora non esiste”.

La piscina? Un rudere abbandonato

“Tutte le opere e gli interventi promessi in campagna elettorale – accusa – non sono stati realizzati. La costosissima piscina (la stiamo ancora pagando e ci costerà ancora di più) è rimasta un rudere abbandonato. L’unico grande intervento realizzato sul territorio comunale è la ristrutturazione degli edifici Aler, a cura e spese di Regione Lombardia. La scuola ex Enaip è un immobile pericolante ed inutilizzato, ricoperto dalla vegetazione. La gestione dei rifiuti al Tessera è un fallimento, i sacchi abbandonati e il degrado sui marciapiedi non sono soltanto colpa della inciviltà, ma la dimostrazione che qualcosa non sta funzionando. Altro che vantarsi dei risultati raggiunti con la differenziata. Al Tessera il sistema non funziona, chi non se ne accorge è politicamente cieco”.

Bilancio pieno di buone intenzioni

“Altro grande intervento rimasto sulla carta per anni – conclude – è il Parco dello Sport: chissà se mentre assessori e consiglieri regionali di opposizione premiano i ragazzi della Idrostar si accorgono in che stato versa la struttura? Hanno votato un bilancio di previsione pieno delle solite buone intenzioni ma in concreto nessuno dei grandi progetti per i quali hanno chiesto il voto ai cesanesi nel 2019 vede la sua concreta e tangibile realizzazione”.

La chiosa finale

“Sarà per questo – è la chiosa finale – che nella loro corsa per le primarie i candidati PD si vergognano del loro stesso partito dimenticando di inserire il simbolo del PD nei volantini che ci siamo ritrovati nelle caselle della posta? I cesanesi non sono stupidi”.

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