Sarà auto-combustione, sarà un difetto dell’impianto elettrico, saranno dolosi. Di certo c’è che sono due gli incendi di furgoncini avvenuti in due giorni a Corsico. La scorsa notte, ultimo in ordine di tempo, è andato in fumo un furgone Fiat Doblò che si è incendiato in via Milano, all’ altezza del numero civico 17. Le fiamme sono state spente da vigli del fuoco accorsi sul posto. Non è stato però possibile impedire che coinvolgessero lievemente anche una seconda auto parcheggiata davanti.
Una coincidenza?
Come detto, si tratta del secondo episodio nel giro di pochi giorni. L’altro ieri era toccato ad un altro furgone parcheggiato davanti alla casa del sindaco. Una coincidenza? Nel primo caso non sono state trovate prove di incendio doloso. La scintilla che avrebbe scatenato l’incendio sarebbe partito dall’impianto elettrico. Per il secondo le analisi per stabilire le cause sono ancora in corso. Per fare una prova ci vogliono tre indizi (Agatha Christie docet): speriamo non doverci occupare di un terzo caso.
Fili elettrici in tensione
Secondo gli esperti dei vigili del fuoco, può capitare che alcune marche di furgoni o di autobus siano più propensi ad andare a fuoco per la posizione in cui si trovano dei fili elettrici che rimangono in tensione anche quando il motore è spento. Se per esempio si trovano troppo vicini ai manicotti del circuito dell’olio, può bastare una scintilla. Gli autobus di linea, sino a poco tempo fa, andavano a fuoco così (quando non c’era qualcuno che li incendiava).
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