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Corsico si schiera unita contro l’Area B, Cesano boccia la richiesta della sospensione e chiede modifiche

Le limitazioni al traffico imposte da Milano al centro delle discussioni dei Consigli comunali delle due città entrambi convocati nella serata di ieri

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area-B-milanoIn un comune, finalmente una iniziativa congiunta tra maggioranza a guida Pd e il centrodestra, in quello vicino tutto come sempre: contrapposizione dura e frontale. Oggetto del discutere l’ormai famigerata Area B che solleva, ogni giorno che passa, l’indignazione e lo sconcerto di chi la deve subire.

L’occasione si è presentata ieri sera. I due comuni, Corsico e Cesano, avevano convocato, entrambi, un Consiglio Comunale. Diversi i punti all’ordine del giorno. Tra i tanti, alcune mozioni presentate da maggioranza e opposizioni sull’Area B e il blocco alla circolazione dei veicoli con motori Euro 4 ed Euro 5. La maggior parte contenevano l’invito al sindaco di Milano Beppe Sala a ritornare sui suoi passi e a rivedere le norme che regolano l’area B.

A Corsico, tutto è filato liscio. Maggioranza e opposizione, forse per la prima volta da quando è iniziata la sindacatura di Stefano Ventura, è stato approvato all’unanimità un emendamento presentato dal centrodestra che chiedeva la sospensione del provvedimento. A Cesano la maggioranza a guida Pd ha bocciato una richiesta del tutto simile a quella di Corsico. A Villa Marazzi è stato approvato solo il documento presentato da Andrea Massacra e Marco De Ros, con il quale sono stati richiesti interventi che ne modifichino l’applicazione. La differenza è sostanziale.

Da un lato si chiedeva la sospensione tout court dell’area B e l’apertura di un tavolo di discussione per affrontare tutti insieme i problemi derivanti dall’inquinamento automobilistico, dall’altra si invitava a “ridurre l’impatto potenzialmente negativo per i cittadini dell’area metropolitana più soggetti a difficoltà nell’uso di mezzi pubblici”. Il documento conteneva tutta una serie di richieste che vanno dalla deroga a favore di chi è in attesa di un’auto non inquinante, l’accesso ai parcheggi all’interno di Area B, il potenziamento del trasporto pubblico, lo sviluppo del car sharing e tanti altri piccoli accorgimenti. Accorgimenti che per essere adottati richiedono del tempo. E intanto? Intanto l’area B rimarrebbe attiva.

Le reazioni agli esiti dei due Consigli comunale non si sono fatte attendere. A Cesano è sceso in campo Fabio Raimondo, neodeputato di Fratelli d’Italia, consigliere comunale dello stesso partito. “In un momento di crisi economica senza precedenti – ha sottolineato – creare disagi ai cittadini che devono raggiungere Milano, significa non avere rispetto di coloro che hanno necessità di spostarsi in macchina per motivi di lavoro, di studio o di salute e non hanno la possibilità economica di cambiare auto”. A Corsico, Francesco Magisano e Antonio Saccinto hanno auspicato “un clima di distensione” all’intero della sala del Consiglio. “Da ieri sera – hanno detto – si è dimostrato che è possibile quando tutti insieme difendiamo i diritti dei nostri cittadini”.

“Ci sono questioni che prescindono dal colore politico, per questo sono contento che ieri sera abbiamo raggiunto questa larga intesa con l’opposizione. Ritengo sia un bel segnale forte su un tema che riguarda e che ha impatti su tutte e tutti i corsichesi”, il commento di Angelo Spagnuolo, capogruppo di Corsico Torna Grande, che ha illustrato la mozione durante la seduta.

Secondo Simone Negri, invece “I dati sulla pessima qualità dell’aria del territorio milanese, che nel 2019 ha causato 64.000 morti, chiedono provvedimenti urgenti e significativi. La situazione della Pianura Padana in questi termini è la peggiore in Italia e tra le peggiori a livello europeo. La consapevolezza di questo quadro è diffusa e lo sa anche la destra, tant’è che parla di sospensione e non di revoca di AreaB perchè la stessa Regione Lombardia in continui tavoli solleva giustamente il tema”.

“La sospensione sine die però – ha ribadito il sindaco – non deve essere un escamotage per non fare: per questo noi chiediamo modifiche di AreaB e non la sospensione. Il provvedimento va modificato, nel solco tracciato da Città Metropolitana di Milano: non è la Costituzione. Credo infatti che si possa ampiamente migliorare, rendendolo più equo e venendo incontro alle esigenze di tanti cittadini in difficoltà economica, per via della povertà crescente e delle dinamiche inflattive di questo periodo”.

 

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