
In merito all’articolo: “Cesano: i vicini temono sia morta, le forze dell’ordine entrano nel suo appartamento e la trovano viva ma in condizioni pietose” pubblicato lo scorso 26 luglio (leggi qui) in redazione è arrivata una lettera di rettifica dall’ufficio comunicazione del Comune di Cesano. Lascio la risposta e le conferme di quanto scritto all’autrice del testo, Ilaria Maria Preti.
Egregio direttore Cosimo De Leo,
in merito all’articolo dal titolo “Cesano: i vicini temono sia morta, le forze dell’ordine entrano nel suo appartamento e la trovano viva ma in condizioni pietose” ritengo sia necessaro, nel doveroso rispetto del diritto di cronaca e a beneficio dei suoi lettori, una rettifica per ripristinare la verità dei fatti.
Non ci risultano, infatti, casi in via Roma o che siano state fatte segnalazioni su una presunta morte. Non è vero che il Comune non abbia «dato alcun riscontro» su un caso che si è verificato in un’altra via del territorio, anzi è intervenuto immediatamente quando è giunta la nuova segnalazione. Tanto che il segnalante ha riscritto ringraziando. Non risulta siano intervenuti i carabinieri. Si ritiene doveroso il rispetto della persona e dei suoi diritti, anche di riservatezza.
Ai sensi dell’art. 8 della legge 47/1948, le chiedo di pubblicare la seguente rettifica in quanto rispetta i criteri previsti dalle norme in vigore.
In merito all’articolo dal titolo “Cesano: i vicini temono sia morta, le forze dell’ordine entrano nel suo appartamento e la trovano viva ma in condizioni pietose”, si precisa quanto segue:
– in Comune non è arrivata alcuna segnalazione da parte di cittadini per un allarme su una presunta persona deceduta
– non risulta alcun caso in via Roma a Cesano Boscone
– è stato eseguito un intervento nei giorni scorsi in seguito a una segnalazione per un presunto maltrattamento di animali in un’altra via del territorio
– sul posto è intervenuta la referente dell’ufficio diritti animali del Comune di Cesano Boscone, la polizia locale, l’assistente sociale del Comune, il personale del servizio veterinario di ATS e quello sanitario
– in casa c’erano due giovani cani e un gatto (non “diversi cani e gatti”), che sono stati affidati a personale qualificato
– sono stati interessati gli enti socio-sanitari regionali affinché intervengano per quanto di loro competenza
– la segnalazione arrivata in Comune risale al 18 luglio e il 24 luglio è stato organizzato, con tutti gli uffici comunali e gli enti esterni, l’intervento, cioè quattro giorni lavorativi dopo; tanto che il segnalante ha inviato una email di ringraziamento («Grazie al vostro tempestivo intervento, gli animali coinvolti hanno potuto ricevere le cure e l’assistenza necessarie, evitando ulteriori sofferenze»).
Sicuro di un suo intervento tempestivo e puntuale, le auguro buon lavoro.
Claudio Trementozzi
E’ vero, l’indirizzo in questione è un altro: abbiamo scritto che tutto è avvenuto nella zona di via Roma per proteggere l’identità della signora che, non essendo morta, è ancora titolare di diritti relativamente alle sue condizioni di salute e identificazione. Però è anche vero che il fatto non è successo da tutt’altra parte di Cesano Boscone. La via in cui abita la signora infatti fa angolo con via Roma. Noi non possiamo, pubblicamente, essere più precisi, ma questo non significa che non lo sappiamo.
Non voglio credere che nel comune di Cesano Boscone le persone bisognose che vivono con cani e gatti, e i cui vicini si preoccupano della loro vita, siano così tante per cui assistenti sociali, ufficio di igiene, carabinieri e polizia locale escono spesso per interventi del genere, al punto che gli operatori confondono gli episodi. Spero proprio di no.
Fatto sta però che per un mese circa, chi si era accorto di una situazione problematica ha scritto lettere di segnalazione che sono state ignorate, e solo quando ha iniziato a scrivere, su consiglio di persone più esperte, a tutti gli enti che potevano essere interessati, facendo notare che la signora non si vedeva da un po’, e che avrebbe potuto essere morta, dopo circa 8 email in una settimana, indirizzate al comune, si è avuto l’intervento. Erano presenti anche i servizi sociali che di solito non hanno competenza in caso di maltrattamenti di animali.
Si è trattato di una tipologia di intervento che prevede sempre la presenza dei carabinieri. All’ordine pubblico di Cesano Boscone pensa la compagnia dei carabinieri di Corsico. Non è difficile vederli sul posto perché i protocolli prevedono la loro presenza, altrimenti sarebbe impossibile entrare in casa di persone che non hanno richiesto direttamente aiuto. La polizia locale può suonare il campanello ma, se nessuno apre la porta e non ci sono le forze dell’ordine, è impossibile entrare in casa persino per i soccorritori delle ambulanze. Soccorritori che c’erano, perché lo conferma anche la rettifica, chiamandoli “sanitari”.
D’altra parte che l’intervento c’è stato e che sono stati seguiti i protocolli lo afferma anche l’ente che, probabilmente per prassi, chiede un feedback positivo, “anche tramite un messaggio anonimo su Facebook, con ringraziamento a tutti gli enti che hanno partecipato alla soluzione del problema”. Qui dalla redazione, invece, vorremmo dare un feedback positivo, di quelli con il pollicione giallo e grande, a quei vicini di casa che si sono attivati e non hanno mollato il colpo, superando ogni difficoltà per ottenere l’uscita delle autorità. Se oggi la signora è viva, e lo sono anche gatti e cani, lo si deve alla loro perseveranza, non a chi lo chiede (il pollicione giallo) per aver fatto il suo dovere.
Ilaria Maria Preti ?