
Nuovo confronto a Cesano Boscone per il futuro del centro commerciale “Porte di Milano” (ex Auchan ed ex Bennet), in bilico tra chiusura e rilancio. Nei giorni scorsi nella Sala delle Carrozze di Villa Marazzi, il sindaco Marco Pozza ha incontrato nuovamente le organizzazioni sindacali, i rappresentanti della proprietà dell’immobile, la società di gestione Ceetrus, Afol e un referente del punto vendita Bennet. Al centro del confronto: la salvaguardia dell’occupazione e la possibilità di mantenere attiva la struttura anche oltre il termine fissato per il 31 luglio.
Dopo le precedenti audizioni in Regione del 27 marzo e 29 maggio, richieste dai consiglieri regionali Simone Negri e Chiara Valcepina, e l’incontro municipale del 14 maggio, sembra emergere un primo segnale positivo. La proprietà dell’immobile – dopo settimane di stallo – avrebbe infatti rinunciato ad alcune condizioni che avevano finora ostacolato la trattativa, aprendo la strada a una possibile soluzione, almeno temporanea, per garantire un passaggio di consegne ordinato e la continuità delle attività commerciali.
Il nodo da sciogliere: prorogare la scadenza del 31 luglio
Un’apertura che potrebbe diventare decisiva, ma resta l’urgenza legata ai tempi stretti. Il sindaco Pozza ha sottolineato come la questione temporale sia ora centrale: «La forma tempo diventa sostanza – ha detto – e immaginare di spostare la scadenza di alcuni contratti a oltre il 31 luglio sarebbe un segnale importante. Darebbe più speranza ai lavoratori e permetterebbe ai sindacati di continuare le trattative per trovare una soluzione concreta». Pozza ha anche ribadito la disponibilità del Comune a intervenire con strumenti di supporto locale: «Siamo pronti, come già detto in Commissione regionale, ad attivare accordi territoriali, ma serve uno sforzo corale. Anche con azioni più visibili».
Ceetrus pronta a riaprire il dialogo
Durante l’incontro, anche Ceetrus – la società che gestisce gli spazi interni del centro – si è detta disponibile a riprendere il dialogo con la proprietà, segnalando una rinnovata volontà di trovare un’intesa. Resta però da capire se ci sarà il tempo sufficiente per concludere un accordo prima della scadenza di fine luglio. Nel frattempo, le Rappresentanze Sindacali Unitarie hanno annunciato un presidio per lunedì 16 giugno dalle 14 alle 20, a sostegno dei lavoratori e per tenere alta l’attenzione sull’esito della vicenda. Il futuro di “Porte di Milano”, dunque, resta appeso a un filo, ma i segnali di apertura fanno sperare in una soluzione che possa salvaguardare la struttura e i numerosi posti di lavoro a rischio.