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Cesano, iniziati al quartiere Giardino i lavori per impedire gli allagamenti post temporali o bombe d’acqua

Aperto il cantiere in via Acacie per la realizzazione di una speciale pavimentazione che consentirà di scaricare l’acqua piovana direttamente nella falda

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Il piano è ambizioso e dovrebbe evitare che ad ogni temporale corrisponda l’allagamento di interi quartiere di Cesano Boscone. Si chiama progetto Spugna e dovrebbe consentire di scaricare direttamente nella falda l’acqua piovana. Sono così cominciati, nei giorni scorsi e proseguiranno per circa sei mesi i lavori per il rifacimento della pavimentazione di via delle Acacie, lavori che la renderanno più solida e maggiormente permeabile, così da permettere alle forti piogge di scaricare direttamente nel terreno.

Divieto di sosta sospeso

L’apertura del cantiere porta una novità: una riduzione dei posti auto disponibili, che sarà compensata dalla sospensione sino al termine di lavori del divieto di sosta per la pulizia delle strade in tutto il quartiere Giardino, a esclusione del primo martedì e venerdì di ogni mese. Oltre al rifacimento della pavimentazione, verrà anche riqualificato anche l’anfiteatro del quartiere Giardino: un intervento proposto dai residenti all’interno del progetto vincitore della seconda edizione del Bilancio partecipativo.

Un sistema innovativo di drenaggio dell’acqua

«L’intervento fa parte del ‘Progetto spugna’ – ha spiegato Marco Pozza, assessore all’attuazione del Pnrr – uno dei Piani urbani integrati di Città Metropolitana. Si tratta di un progetto innovativo a livello nazionale che ci consente di ottenere un duplice risultato: riqualificare un parcheggio, un anfiteatro e realizzare un sistema innovativo di drenaggio sostenibile dell’acqua, impedendo che le precipitazioni – sempre più abbondanti in brevi periodi di tempo – causino allagamenti e saturazione delle fognature. L’intervento inoltre – conclude l’assessore Pozza – garantisce che l’acqua non venga sprecata inutilmente, ma torni nella falda per un pronto riutilizzo naturale».

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