Al progetto partecipano 22 donne, straniere e non. L’obiettivo è lottare contro l’emarginazione sociale, insegnando loro anche “taglio e cucito”
È ripresa ieri, dopo la pausa estiva, l’attività della “Sartoria sociale”, progetto promosso dall’amministrazione comunale di Cesano in collaborazione con la cooperativa sociale Sun (N) che ha come obiettivo la prevenzione dei fenomeni di emarginazione sociale, sfruttamento e discriminazione ai danni delle donne immigrate e non.
Integrazione tra persone e territorio
Il corso, cui partecipano 22 donne di diverse nazionalità, tra cui anche italiane, individuate dai servizi sociali del Comune, proseguirà fino al prossimo febbraio. “L’intento del progetto di sartoria sociale, – ha commentato l’assessore alle politiche di welfare locale Mara Rubichi – vuole favorire l’integrazione tra persone e territorio, oltre a promuovere l’inserimento lavorativo femminile anche in forma autonoma o associata”.
Il sogno
Al termine del corso, infatti, le partecipanti – avendo acquisito competenze specifiche e spendibili nel mondo del lavoro – saranno in grado di proporsi in modo autonomo. Il sogno è riuscire, in un prossimo futuro, a creare una vera e propria sartoria sociale, aperta al pubblico.
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