Il telefono ha squillato più volte. Una voce concitata ha gridato: “C’è una sparatoria in piazza Foglia a Rozzano. Correte, ci sono due feriti, uno è una donna”. Visti i tempi che si vivono, sono passati pochi giorni dall’assassinio del narcotrafficante Paolo Salvaggio a Buccinasco, l’allarme è scattato immediatamente. Rilanciato dall’Areu, l’agenzia regionale emergenza urgenza sanitaria. Due pattuglie di carabinieri e un’ambulanza si sono precipitati a sirene spiegate verso il centro città.
Arrivati in piazza Foglia, però, non hanno trovato alcuna traccia di pistole, di feriti, di fuggiaschi. Solo una decina di mamme che discutevano tranquillamente tra di loro, sbirciando i propri figli impegnati sulla giostra che anima l’area davanti al municipio. Qualcuno ha parlato di fuochi artificiali, altri hanno giurato di non aver visto e sentito alcun rumore.
C’è voluto qualche minuto per capire che si era trattato di uno scherzo, uno scherzo di cattivo gusto che potrebbe avere anche conseguenze penali. L’episodio infatti potrebbe rientrare nella fattispecie del “procurato allarme”, un reato regolato dall’articolo 658 del codice penale, punibile con l’arresto sino a sei mesi. Sta adesso ai carabinieri adesso tentare di individuare gli autori (definirli idioti è quasi un obbligo) di una stupidaggine che per un paio d’ore ha tenuto tutti, carabinieri, forse politiche, giornalisti, con il fiato sospeso.
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