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Caos tamponi, il Pd di Buccinasco lancia un appello: “Servono più volontari per gestire le file e i prelievi”

Si starebbe lavorando a un nuovo punto prelievi pubblico su cui smaltire le code che ad oggi si formano fuori dalla farmacia comunale

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Nella foto presa da Facebook, le code che si formano fuori dalla farmacia comunale di Buccinasco
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Nella foto presa da Facebook, le code che si formano fuori dalla farmacia comunale di Buccinasco

Sta diventando una specie di emergenza nazionale. Il caos scoppiato attorno ai tamponi anticovid ha provocato fibrillazioni e polemiche a non finire. Anche a livello locale. A Buccinasco, dopo la figuraccia rimediata dal sindaco che nel volgere di poche ore ha prima chiuso le frontiere del comune ai non residenti che si recano nella farmacia comunale per sottoporsi ai test e poi, dopo la tirata d’orecchie dell’Ats, ha fatto marcia indietro, è sceso in campo il Pd che ha lanciato un appello.

In un post fatto circolare sui social ha scritto: “Sono necessari altri volontari per aiutare la protezione civile e i farmacisti a gestire il punto prelievi (distribuire i moduli da compilare, controllare il rispetto del distanziamento, dare informazioni), se ci fossero persone disponibili a dare una mano siamo a disposizione per raccogliere eventuali disponibilità contattateci”.

Non è l’unica soluzione proposta. “Abbiamo suggerito – continua il comunicato – l’utilizzo strumenti che consentano ai cittadini di evitare di rimanere ore in coda al freddo attraverso la distribuzione di numeri e dell’utilizzo di App “ Elimina Code” o simili, che permettano alle persone di effettuare buona parte della loro coda presso la loro abitazione. Ma questo non basta! Bisogna trovare ulteriori soluzioni che possano ampliare il servizio offerto sul nostro territorio, perche riteniamo che la vera soluzione sia quella di creare altri punti di prelievo dove effettuare i tamponi.

Ed è quello su cui si starebbe lavorando: un nuovo punto prelievi pubblico su cui smaltire le code che ad oggi si formano fuori dalla farmacia comunale. L’appello si conclude con un invito a “tutti i cittadini nel rispettare le regole e di non creare tensioni fuori dalle farmacie, nel rispetto di tutti e soprattutto di tutti i volontari che in questi giorni stanno facendo grandi sforzi per il bene comune”. In questo modo le frontiere rimarrebbero aperte e, ci si augura, nessuno soffrirebbe freddo e pioggia che possono debilitare i più anziani e provocare altre indesiderate patologie.

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