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Assago, Sgarbi presenta l’Auditorium della discordia

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Nella foto Vittorio Sgarbi, Manuela Guffanti e Paolo Guffanti

Roberta Vieri: “Vogliamo impedire che la gestione dell’Auditorium venga affidata a soggetti esterni al nostro Comune”

Ha preso ufficialmente questa mattina il via il piano esecutivo che doterà Assago di un nuovo e avveniristico Auditorium. Infatti, è stato presentato nel centro titolato a Margherita Hack, alla presenza di Vittorio Sgarbi, sindaco, politici e residenti. Un progetto firmato da due archistar ma che è assurto a simbolo della discordia della politica assaghese che vede schierati da un lato Musella e il suo delfino Laura Carano, dall’altro il vicesindaco Roberta Vieri.

Meglio le associazioni

L’ex braccio destro di Musella, che si presenta ai nastri di partenza per la corsa alla carica di sindaco in contrapposizione a Laura Carano, contesta al padre padrone di Forza Italia nel Sud Ovest Milanese, la decisione di affidare la gestione del nuovo centro a Vittorio Sgarbi, preferendo le associazioni locali che da anni vivono e animano il territorio.

La grande bellezza

Nel corso della presentazione, Musella ha parlato di bellezza. “ Vogliamo continuare  anche attraverso questa opera architettonica – ha detto – a fare della bellezza  l’antidoto al disagio, perché ciò che è bello,  dal punto  di vista architettonico ed urbanistico, crea anche benessere. “Continueremo  – ha poi concluso – ad impegnarci su tale percorso di emancipazione umana anche grazie al contributo di Vittorio Sgarbi”.

Omaggio al pensiero

All’incontro hanno partecipato anche Manuela e Paolo Guffanti, ideatori dell’Auditorium. “L’opera ‘Va Pensiero’ è un omaggio al pensiero  – ha sottolineato l’architetto Manuela Guffanti -. Abbiamo dato vita ad un progetto unico , ossia il primo Auditorium con tre palchi a geometrie variabili  ispirandoci al concetto di sostenibilità: zero inquinamento, bassi costi di costruzione, rispetto degli spazi e attenzione per le persone diversamente abili”.

Città universale

Vittorio Sgarbi ha rivelato: “Quando Musella mi ha parlato del progetto dell’Auditorium non potevo credervi. Mi ha proposto la sua direzione artistica: qualcuno si è lamentato dicendo che solo le associazioni locali devono gestire le attività del territorio. Per me Assago non è legata solo al territorio, circoscritta, chiusa, ma è una città universale, che non deve avere la limitatezza del locale, ma deve essere vista come l’esempio di una Italia che ha voglia di fare”. 

Voce fuori dal coro

Roberta Vieri, ha confermato il proprio dissenso, e ha preso le difese delle associazioni del territorio, che speravano di poter gestire la struttura per sviluppare progetti comuni di aggregazione. “Sgarbi – ha detto – è un intermediario esterno, che nulla conosce di Assago. Servono invece  progetti interculturali che possano incentivare la collaborazione di tutti gli “attori” del territorio, con l’obiettivo di favorire la partecipazione alla vita della comunità”.
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