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Assago nega la commissione d’inchiesta che doveva fare luce sugli appalti

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Nell'immagine il Municipio di Assago

Le rivelazioni dell’ex segretario comunale hanno gettato molte ombre sulla gestione delle gare comunali

La questione è delicata e va seguita con molta attenzione: tutta una serie di bandi di gara pubblicati e assegnati dal comune di Assago dall’autunno del 2018 a pochi mesi fa non rispetterebbero le norme previste dall’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione e nemmeno il codice degli appalti. A denunciarlo, l’ex segretario comunale Salvatore Pagano.

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Odore di irregolarità

Le sue rivelazioni avevano spinto i rappresentanti di “Cittadini per Assago” e “Movimento 5 stelle” in Consiglio comunale a chiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta che verificasse i  bandi di gara in odore di irregolarità. La richiesta, discussa durante l’ultima seduta consiliare tenutasi nei giorni scorsi, è stata respinta.

L’ex segretario comunale

La vicenda prende il via poco prima dell’estate. Salvatore Pagano, allora titolare della carica, avvia un procedimento disciplinare nei confronti del responsabile dell’ufficio tecnico comunale. Nel mirino c’è l’assegnazione di un’area per la distribuzione di carburate in zona Carrefour.

La segnalazione

Nonostante la segnalazione venga inviata anche all’Anac, l’area viene assegnata. L’azienda seconda arrivata denuncia anche lei le presunte anomalie della procedura. Il Comune, a questo punto annulla l’assegnazione e affida la verifica alla commissione disciplinare interna allo stesso municipio.

Soluzione insufficiente

Secondo  i rappresentanti   di “Cittadini per Assago” e “Movimento 5 stelle” questa soluzione non è sufficiente a garantire la trasparenza degli atti amministrativi, anche perché lo stesso Pagano avrebbe confessato in “camera caritatis” che quello dell’area Carrefour non sarebbe l’unico bando irregolare, ma tutti quelli pubblicati dall’autunno del 2018 sino a poche mesi fa.

Unica astenuta

L’altra sera, in Consiglio comunale la  richiesta è stata discussa a porte chiuse. Alla fine è stata respinta con i voti della maggioranza guidata da Laura Carano e Graziano Musella, e della lista “Assago nel cuore” dell’ex vicesindaco Roberta Vieri. Unica astenuta la consigliera leghista Ida Burzio.

Quid prodest

Una scelta che la minoranza per bocca del capogruppo di “Cittadini per Assago”, Domenico Raimondo contesta. “Ci domandiamo – sottolinea – del perché non si vuole consentire di fare chiarezza su argomenti di così tanta delicatezza che possono gettare ombre e opacizzare l’operato dell’amministrazione comunale. A chi giova?”  Già, quid prodest

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