
Le nuove linee guida prevedono che il concessionario riservi all’interno della struttura almeno 30 posti di asilo nido e la possibilità per il Comune di convenzionarsi al servizio
Lo aveva promesso nel maggio del 2016, nel corso di un incontro con i genitori dei bimbi che frequentavano l’asilo di via Monti. “L’amministrazione, – aveva detto il sindaco – oltre al nido, vuole offrire nuovi servizi per la prima infanzia, dando in concessione l’edificio a un privato”. E, dopo due anni di polemiche, prese di posizione, di dubbi, di bandi andati deserti, la sua giunta ha approvato le nuove linee guida con le quali intende affidare in concessione l’edificio di via Monti 31/C per servizi alla prima infanzia e alla famiglia.
Monti no, Giorgiella sì
L’edificio è alto tre piani con un’area esterna organizzata con zona a verde e giochi. Dispone anche di uno seminterrato attrezzato. Come detto, per una ventina d’anni e sino al 2016 è stato la sede del principale asilo nido comunale. Sino a quel momento, Corsico aveva due asili comunali, il Monti e il Giorgella. Il comune, però, ufficialmente a causa sufficienza di personale che garantisse i parametri previsti dall’accreditamento regionale, per evitare di essere sanzionato dall’Ats (Agenzia tutela della salute) aveva deciso di chiuderne uno, assicurando il funzionamento del Giorgella, che era stato appena ristrutturato.
Due anni di polemiche
Alcune educatrici erano andate a integrare l’ organico del Giorgella, mentre altre furono destinate ai servizi di assistenza educativa nelle scuole dell’obbligo. La decisione della giunta provocò la sollevazione di genitori, educatrici e forze politiche che in quell’operazione avevano individuato la “predisposizione” della giunta Errante nel ridurre i servizi pubblici resi ai residenti. Da parte sua, il sindaco aveva più volte posto l’accento sui costi del servizio (1 milione e 100mila euro all’anno) e aveva cercato di affidare in concessione l’intero complesso di via Monti. Il bando però è andato più volte deserto.
Canone ridotto
Ora ci riprova abbassando il canone annuo e aumentando il tempo di concessione a 6 anni (rinnovabili), ampliando nel contempo il ventaglio dei servizi offerti. Le nuove linee guida prevedono che il concessionario riservi all’interno della struttura almeno 30 posti di asilo nido e la possibilità per il Comune di convenzionarsi al servizio, riservando alcuni posti a famiglie corsichesi, con la possibilità di poter applicare il bonus regionale “Nidi gratis” .
Il nuovo protocollo dovrà essere approvato dal Consiglio comunale che dovrebbe riunirsi il prossimo 30 gennaio.
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