Il capo riconosciuto del sodalizio criminale è stato identificato in Umberto Cirelli, 56 anni coadiuvato da uomini di sinti di origine abruzzese: tra i 33 arrestati, 6 sono del ramo Cirelli, vivevano nel campo, gli altri sono manovali o imprenditori. A questi ultimi sono stati sequestrati anche camion e mezzi da lavoro impiegati nel traffico.
Non è la prima volta che campo di via Bonfadini, per metà governata da un’altra famiglia di rom di origine abruzzese è al centro di indagini. Nell 2018 i carabinieri scoprirono una centrale che lavorava gioielli sottratti grazie a furti in appartamento tra Milano e il Nord Italia.
Sulla vicenda è intervenuta Silvia Scurati ex vicesindaco di Corsico e attuale consigliere idella lega in Ragione, che ha detto: “Bisogna procedere con lo smantellamento di tutti i campi nomadi abusivi”
“E’ stata necessaria un’indagine iniziata un anno fa sul tema del traffico illecito di rifiuti – ha sottolineato in un comunicato stampa – per arrivare finalmente al sequestro del campo nomadi di Via Bonfadini a Milano. Reati gravissimi quelli contestati che si allargano anche all’estorsione con metodo mafioso e associazione a delinquere, oltre allo spaccio di droga”.
Poi ha concluso: “Da anni viene segnalata all’Amministrazione milanese questa situazione di degrado e illegalità persistente, che non riguarda solo questo caso ma anche tutti gli altri insediamenti abusivi, anche in pieno Parco Agricolo Sud Milano, che invece persistono in maniera indisturbata. Quanto avvenuto, d’altra parte, conferma come gli insediamenti illegali siano terreno fertile per coloro che commettono illeciti, che possono contare su luoghi in cui nascondersi e proseguire a delinquere come se nulla fosse”.
Giustamente è stato ricordato che sono solo 50 anni. Ma prima non si è accorto nessuno? Io passavo da lì tutti i giorni e il problema era quotidiano. Mi chiedo però, non è che tutta questa solerzia è legata al passaggio (speriamo mai) del proseguimento paullese? Allora c’è da chiedersi quale sia il male minore.
Grazie