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Trezzano, sul campo Fabbri l’ombra del conflitto d’interessi

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Il voto favorevole di un consigliere comunale alla spesa di 350mila euro per rifare le torri di illuminazione della stadio di Trezzano potrebbe inficiare la delibera

Non c’è pace sotto il ponte a dorso di mulo simbolo di Trezzano. Soprattutto in ambito politico. Dopo la variazione di bilancio approvata la scorsa settimana che prevede nuove spese per 350mila euro per il rifacimento delle torri di illuminazione del campo Fabbri, una nuova polemica sembra percorrere il Naviglio, dalle parti di via IV Novembre.

I dubbi

In un documento protocollato nei giorni scorsi (sottoscritto da Ivano Padovani, Giorgio Ghilardi, Villa Zina e Giuseppe Russomanno), infatti, l’opposizione in Consiglio comunale ha avanzato dubbi di legittimità della delibera, approvata anche da Antonio Di Giorgio, eletto nella Lista civica Trezzano con Fabio, presidente della commissione “Politiche finanziarie e Bilancio”.

L’argomento

Perché conflitto di interesse quindi? Perché Di Giorgio è un allenatore della società sportiva “Nuova Trezzano” che gestisce l’impianto di corso Europa. Durante la discussione in consiglio comunale tenuto per la prima volta in modalità video, egli stesso avrebbe perorato la necessità del cambio delle torri perché testimone diretto della loro utilità.

Il conflitto

Le opposizioni si sono chieste e hanno chiesto al segretario comunale se, visto l’interesse diretto del consigliere Di Giorgio affinché le torri vengano sostituite, non si sia verificato il conflitto tra l’allenatore agli ordini della società sportiva titolare della convenzione con il comune sulla gestione dello stadio e il presidente della commissione “Politiche finanziarie e Bilancio”, il cui ruolo potrebbe orientare le scelte, della commissione che presiede prima, del Consiglio comunale dopo.

L’ardua sentenza

Adesso sarà il segretario comunale a sbrogliare la matassa. Da parte sua, il sindaco Fabio Bottero ha sottolineato di non intravvedere alcun conflitto visto che Di Giorgio, allena sì una squadra della “Nuova Trezzano” , ma lo farebbe a titolo gratuito e quindi, secondo lui, non rientrerebbe nei casi previsti dalle norme. Al segretario, l’ardua sentenza.

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