
L’apertura della nuova metropolitana M4, con capolinea a San Cristoforo, doveva migliorare la mobilità dell’hinterland ovest milanese. Ma per i cittadini di Corsico e Buccinasco, il risultato è stato l’opposto. Collegamenti tagliati, tempi di percorrenza aumentati e corse meno frequenti stanno creando disagi quotidiani, soprattutto ai pendolari che un tempo utilizzavano la linea 351 per raggiungere direttamente la stazione di Romolo.
Doveva essere una svolta per la mobilità invece sin ora si è rivelato essere un boomerang per gli abitanti della zona. Dopo aver tanto decantato l’arrivo della M4 ai confini del comune (e anche dentro i confini) e aver dato l’ok alle modifiche delle corse e dei percorsi del trasporto pubblico intercomunale, l’amministrazione di Buccinasco, spinto dalle proteste dei residenti, ha fatti una precipitosa inversione a U. Così ha cominciato a tempestare Atm e Comune di Milano di lettere con la richiesta di modifiche. Senza aver ottenuto alcuna risposta.
Ai due enti milanesi non sembrano interessare le proposte per riorganizzare il trasporto pubblico di superficie, peggiorato proprio dopo l’inaugurazione della nuova linea metropolitana. Il cuore del problema riguarda in particolare la linea 351, che un tempo collegava Buccinasco e Corsico direttamente alla stazione di Romolo, punto nevralgico per i pendolari diretti verso il centro e l’università. Con la nuova M4, il capolinea è stato spostato, ma senza un adeguato rafforzamento delle connessioni, rendendo più complicati e meno frequenti gli spostamenti.
Lo scorso 30 novembre, la lista che sostiene il sindaco, aveva dato vita a una manifestazione organizzata per fare pressioni su Atm in merito al percorso proprio della linea 351 che dopo l’apertura della stazione della M4 di San Cristoforo non conduce più sino a Romolo. Una decisione che ha provocato disagi tra i pendolari e studenti costretti, per raggiungere la linea verde della metropolitana, a cambiate tre o quattro mezzi. Una scelta adottata certo da Atm, ma che secondo l’azienda trasporti di Milano sarebbe stata concordata con gli amministratori locali.