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Trasporti nell’hinterland milanese: il tavolo in Prefettura si chiude con poche certezze per i pendolari di Buccinasco e del sud ovest

Tante buone intenzioni ma pochi risultati concreti. Per i comuni del sud ovest milanese ancora in sospeso il potenziamento dei collegamenti

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Buccinasco aveva portato nuovamente all’attenzione il tema del collegamento con la metropolitana

Si è concluso con un nulla di fatto, o quasi, il nuovo incontro del tavolo permanente sul trasporto pubblico convocato in Prefettura per analizzare la situazione della mobilità nell’hinterland milanese. Un momento di confronto che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto portare a soluzioni condivise per migliorare i collegamenti tra i comuni della cintura e il capoluogo. Ma, al termine della riunione, di decisioni operative se ne sono viste poche: le richieste dei territori restano “sentite”, ma ancora senza un piano di interventi concreti. In una nota diffusa dalla Prefettura, si parla di “criticità risolte” per quanto riguarda il trasporto scolastico, ma la partita più attesa – quella dei collegamenti quotidiani tra Milano e i comuni limitrofi – rimane aperta.

Buccinasco, ancora in attesa di risposte

Tra i comuni più attivi al tavolo, Buccinasco aveva portato nuovamente all’attenzione il tema del collegamento con la metropolitana. Esiste la necessità di potenziare le linee di bus che servono la città, in particolare riportare a Romolo il capolinea della linea 351, oggi spostato, e prolungare la linea 325 fino alla rotatoria Emilia–Lomellina, per migliorare l’accessibilità tra i quartieri e con Milano.

Proposte che, però, non hanno trovato conferme. La Direzione “Strategie innovative per i trasporti” del Comune di Milano ha infatti chiarito che non è possibile riportare il capolinea della 351 a Romolo, mentre resta aperta soltanto l’ipotesi di un aumento delle corse serali. Sul prolungamento della 325, invece, la stessa direzione ha rimandato la discussione a data da destinarsi, sottolineando che il cambiamento comporterebbe costi aggiuntivi per Buccinasco e sarebbe comunque vincolato alla disponibilità di nuovi autisti Atm, ancora oggi insufficienti. Dal Comune di Buccinasco sono arrivate nuove proposte di rimodulazione di orari e fermate, ma anche su questo punto, per ora, il tavolo non ha dato risposte definitive.

Un tavolo che ascolta, ma non decide

L’impressione, per molti amministratori locali, è che il confronto si sia fermato ancora una volta alla fase dell’ascolto. Le esigenze dei cittadini e dei pendolari sono state riconosciute, ma la mancanza di un piano strutturale lascia irrisolti i nodi storici della mobilità extraurbana, soprattutto nei comuni a sud-ovest di Milano, dove l’uso dell’auto privata resta spesso l’unica alternativa. Nella seconda parte dell’incontro si è discusso anche di sicurezza ferroviaria, in particolare sulla linea Milano–Lodi. La Prefettura ha annunciato controlli più frequenti della Polizia Ferroviaria e nuovi interventi strutturali di Rete Ferroviaria Italiana per rendere le stazioni più sicure e accessibili.
Ma anche in questo caso, si tratta di misure già previste da tempo, più che di nuove iniziative.

“Serve un piano vero per l’hinterland”

Il tavolo permanente, nato per dare risposte rapide e coordinate alle esigenze dei territori, rischia così di trasformarsi in un luogo di confronto formale, senza una reale capacità di incidere sulle politiche di trasporto. “Le richieste sono state ascoltate – si legge in sintesi nel comunicato della Prefettura – ma serviranno ulteriori approfondimenti”. Una frase che, di fatto, lascia intendere che per vedere risultati concreti i cittadini dell’hinterland – e in particolare quelli di Buccinasco – dovranno ancora aspettare.

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