Disagi e poi ancora disagi per i pendolari che utilizzano il trasporto pubblico per spostarsi da un comune all’altro o per andare al lavoro. È stato confermato lo sciopero del personale Trenord in programma per lunedì 16 giugno 2025, che metterà a dura prova la mobilità in Lombardia. L’agitazione sindacale, indetta da Orsa Ferrovie, durerà 23 ore, dalle 3 del mattino di lunedì alle 2 di martedì 17 giugno, e avrà ripercussioni sull’intero servizio ferroviario regionale, suburbano e a lunga percorrenza gestito dalla società lombarda.
In una nota ufficiale, Trenord ha annunciato che, trattandosi di un giorno feriale, saranno comunque garantite le fasce orarie di tutela dei pendolari, come previsto dalla normativa vigente. I treni circoleranno regolarmente solo dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21, a patto che abbiano partenza prevista dopo le 6 (o le 18) e arrivo entro le 9 (o le 21). I collegamenti inclusi in queste fasce rientrano nei cosiddetti Servizi Minimi Garantiti, consultabili sul sito dell’azienda.
Il 20 giugno un secondo sciopero: rischio paralisi totale
Lo sciopero del 16 giugno potrebbe però essere solo un preludio: venerdì 20 giugno si prevede una giornata di pesanti disagi per i trasporti pubblici e privati. In calendario c’è infatti uno sciopero generale nazionale, proclamato dai sindacati Cub, Sgb, Usb e Si Cobas, che coinvolgerà l’intero comparto della mobilità. Secondo quanto comunicato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo stop interesserà:
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Treni regionali e a lunga percorrenza dalle 21 del 19 giugno alle 20.59 del 20 giugno;
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Il trasporto pubblico locale (metropolitane, tram e bus Atm), anche se l’adesione del personale Atm non è ancora stata confermata;
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Il settore aereo, potenzialmente fermo per l’intera giornata di venerdì;
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Le autostrade, con personale in sciopero dalle 22 del 19 giugno alle 21.59 del 20.
Attesa per i dettagli sulle fasce di garanzia
Come di consueto, Trenord, Trenitalia e le aziende di trasporto locale comunicheranno nei prossimi giorni le fasce orarie garantite, che dovrebbero ricalcare gli standard precedenti. Per il momento, però, la certezza è che la prossima settimana si preannuncia complicata per chi si muove con i mezzi pubblici in Lombardia, con due giornate ad altissimo rischio di disagi.