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Siccità, la mancanza di pioggia minaccia i Navigli che circondano Milano

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Nella foto, una bocca per l'irrigazione delle risaie, lungo il Naviglio

Il Ticino, che alimenta il Naviglio Grande, soffre della crisi idrica particolarmente anomala  del Lago Maggiore, crisi che mette in pericolo l’irrigazione delle coltivazioni

Problemi per la siccità in tutto il sud ovest milanese. La scarsità d’acqua nel comprensorio che utilizza l’acqua del Ticino sta aumentando la preoccupazione in tutti i sistemi idrici dei Navigli che circondano Milano, compreso il Naviglio Grande, che attraversa i comuni di Trezzano, Corsico, Buccinasco, Cesano.

Non piove da diversi giorni e la situazione è sempre più problematica. Il Ticino, che alimenta il Naviglio grande, soffre della condizione di crisi idrica particolarmente anomala e gli attuali livelli idrometrici del Lago Maggiore (sotto di 31 cm rispetto allo zero idrometrico il 24 agosto – in progressiva diminuzione) e lo sarà sino alla fine della settimana quando sono previste – si spera – alcune precipitazioni.

Il Consorzio del Ticino ha quindi disposto, da questa mattina martedì 25 agosto drastiche riduzioni in materia di alimentazione dei canali in modo da rendere disponibile acqua che basterà però solo in parte a soddisfare le esigenze irrigue registratesi nella parte finale della stagione, che, quest’anno, si sta prolungando più del consueto soprattutto per le coltivazioni di riso.

Il Naviglio Grande passerà da una portata di 38 a 25 metri cubi al secondo. Anche la portata dei Navigli Bereguardo e Pavese sarà ridotta per garantire gli equilibri idrici per le colture ancora in atto. Ancora più drastica la riduzione della portata del Canale Villoresi, ridotta da 27 a 11 mc/s,   e il canale verrà regolato in modo da garantire, nel miglior modo possibile, le esigenze colturali dei produttori di risi, nonché la salvaguardia della fauna ittica e della aree con forte valenza ambientale.

“Purtroppo – ha sottolineato  Presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi Alessandro Folli – l’assoluta mancanza di precipitazioni e la severa riduzione degli afflussi che interessano il Lago Maggiore di quest’ultimo periodo sta minacciando in modo preoccupante la chiusura della stagione irrigua; l’andamento sempre più anomalo delle condizioni meteo dovuto ai cambiamenti climatici in corso suggerisce l’urgenza di adottare misure efficaci a difesa dell’agricoltura, dell’ambiente e di tutte le altre necessità degli utilizzatori delle risorse idrice. E’ necessario intervenire tempestivamente e in modo coordinato rispetto a problematiche destinate a segnare il prossimo futuro” .

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