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Si vendono i loculi, ma anche il cimitero nuovo è vittima di un pasticciaccio

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Comprare un loculo o una fossa adiacente il coniuge deceduto. Non è uno scherzo. È quanto deciso dall’amministrazione comunale di Trezzano che ha deliberato di autorizzare la concessione cimiteriale in prevendita di loculi e fosse al coniuge / convivente superstite che richiede il posto adiacente a quello del defunto. Intanto si è scoperto che il rogito notarile per la cessione dei terreni acquisiti e pagati dal Comune per realizzare il cimitero nuovo non è mai stato stipulato dal 1983

La decisione è delle scorse settimane e dovrebbe diventare immediatamente operativa. È la conseguenza di una constatazione emersa dopo una serie di estumulazioni ed esumazioni effettuate negli anni 2014 – 2015 – 2016. Il risultato? Si è liberato un adeguato numero di loculi e di fosse che correvano il rischio di rimanere invendute. Allora, considerate le molteplici richieste presentate da parte del coniuge superstite per la concessione in prevendita di un loculo adiacente a quello del coniuge defunto, si è deciso di autorizzarne la prevendita.

Possibilità negata

Fino ad oggi questa possibilità era negata. Una delibera del 2011 aveva revocato momentaneamente le autorizzazioni la situazione di precarietà dei posti all’interno dei locali cimiteri era di continua emergenza. “Abbiamo adottato questa delibera – sottolinea il sindaco Fabio Botero – “per venire in contro alle numerose richieste effettuate dai cittadini trezzanesi ritenendo corretto, verificata la sostenibilità, garantire la possibilità al coniuge / convivente superstite di riservare un posto adiacente a quello del proprio coniuge defunto”.

Il rogito dimenticato

Attualmente, l’amministrazione è impegnata nell’ampliamento del cimitero di Via Fucini, progetto elaborato dalla giunta precedente, ampliamento ritenuto necessario dall’Ente per garantire l’autosufficienza comunale nella gestione dei decessi. A tal proposito si fa presente che in fase di avvio della pratica di esproprio del terreno necessario per il suddetto ampliamento, a seguito di puntuale verifica, è emerso che il rogito notarile per la cessione dei terreni acquisiti e pagati dal Comune per realizzare il cimitero nuovo non era mai stato stipulato dal 1983. Si tratta di un caso forse ancora più grave di quello scoperto in merito alla costruzione della chiesa al quartiere Marchesina. Lì non si era firmata la convenzione che assegnava l’area alla parrocchia. Qui, addirittura manca il rogito.

Le responsabilità

“Questo esempio relativo alla pratica di esproprio del terreno per realizzare il cimitero nuovo e mai completata fa emergere ancora una volta come l’impegno del nostro Ente debba essere orientato alla gestione della attività corrente e alla programmazione delle attività future ma nel contempo è necessario prevedere una attenta retrospettiva sulle pratiche ancora da definire.  Emerge di frequente che l’Ente in passato è stato trascurato: in questi due anni abbiamo già avuto alcuni casi emblematici” ha chiosato il sindaco.
Intanto per trent’anni si sono venduti spazi senza avere la titolarità dell’area. In questo caso è stato commesso un reato?  E se si cominciasse a indagare sulle responsabilità di questo pressapochismo? Chi guidava il comune nel 1983? Chi erano i responsabili dei settori che dovevano seguire le procedure?

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