Home Corsico Corsico Cronaca Tre rumeni si fingevano sordomuti per truffare gli anziani: arrestati dai carabinieri

Tre rumeni si fingevano sordomuti per truffare gli anziani: arrestati dai carabinieri

0
Le indagini proseguono per accertare se i tre si sono resi protagonisti di “ulteriori condotte criminose”

I militari, dopo la segnalazione di un cliente dell’Ikea, insospettito, hanno predisposto un accurato servizio di osservazione all’esterno del centro commerciale

Ieri pomeriggio, i carabinieri di Corsico agli ordini del Maresciallo  Maggiore Giovanni Varamo impegnati nel contrastare reati ai danni di anziani, hanno arrestato in flagranza di reato tre persone di nazionalità rumena di 23, 19, e 26 anni. Si tratta di vecchie conoscenze della giustizia, in Italia senza fissa dimora, nullafacenti, già processati per delitti contro il patrimonio.

La trappola

L’accusa nei loro confronti è di truffa in concorso. I militari, dopo la segnalazione di un cliente dell’Ikea, insospettito dai tre, hanno predisposto un accurato servizio di osservazione all’esterno del centro  commerciale.

Le vittime

Hanno così scoperto che i tre rumeni, si fingevano sordomuti e fermavano le loro vittime e li convincevano  con cartelli di fortuna di appartenere ad una associazione benefica. Con lo stesso mezzo chiedevano offerte in denaro promettendo che qualunque cifra avessero offerto sarebbe stata  destinata all’apertura di un centro di accoglienza per bambini non abbienti e affetti dal deficit dell’udito.

Inchiostro cancellabile

Ieri pomeriggio, i carabinieri, subito dopo che alcuni anziani hanno consegnato ai tre delle somme di denaro, li hanno bloccati. Grazie alla perquisizione hanno recuperato il denaro ricevuto, poi restituito alle vittime, nonché ricevute delle donazioni sottoscritte con penne cancellabili.

Sette vittime

Le vittime accertate nella giornata di ieri sono 7. Intanto le indagini proseguono per verificare se i tre si sono resi protagonisti di “ulteriori condotte criminose”. Gli arrestati, sono stati rinchiusi in alcune celle di sicurezza, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

 

Nessun commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Exit mobile version