Sarà celebrato il prossimo 17 aprile, davanti all’Ottava Sezione penale, il processo con rito immediato al rapper Shiva (all’anagrafe Andrea Arrigoni), 24enne cresciuto a Cesano Boscone, accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. Lo scorso 20 febbraio, dopo cinque mesi trascorsi in una cella del carcere di San Vittore, su richiesta degli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, il giudice per le indagini preliminari di Milano gli aveva concesso gli arresti domiciliari.
La sparatoria
Nei giorni scorsi il giudice, su richiesta del pm Daniela Bartolucci, ha disposto il processo con rito immediato e il dibattimento, senza udienza preliminare: inizierà appunto il 17 aprile davanti all’ottava penale di Milano. Shiva era stato arrestato lo scorso 26 ottobre. L’indagine era nata a seguito della sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese la sera dell’11 luglio scorso. In un video venne ripreso mentre armato di pistola, dal cortile della sua discografica, sparava alle gambe di due giovani che rimasero feriti.
La faida
Shiva, secondo la difesa, “non ha fatto altro che difendersi dalle violente aggressioni” dei due lottatori di Mma vicini al rapper Rondo Da Sosa. Una faida iniziata in rima e finita a pistolettate. Il 24enne è anche indagato dalla Procura di Ascoli Piceno, insieme con altri cinque giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso. Di recente il giudice di Ascoli ha attenuato la misura cautelare dei domiciliari con l’obbligo di dimora. Mentre si trovava rinchiuso in cella gli era nato il primo figlio, Draco, avuto dalla sua compagna Laura Masiano.
Seguici sulla nostra pagina Facebook
