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Rozzano: sale la protesta degli inquilini Aler che corrono il rischio di perdere la casa

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Nella foto, uno scorcio dei palazzi Aller di Rozzano e relativo degrado

Appello disperato di decine di famiglie: l’Istituto ha sbagliato i calcoli per determinare i redditi familiari e inviato lettere di decadenza dell’assegnazione

Monta la rabbia degli assegnatari delle case Aler che in questi giorni stanno ricevendo avvisi di sfratto perché secondo l’ex istituto case popolari non avrebbero più i requisiti economici per poter usufruire dell’assegnazione.  Sono decine le famiglie che corrono il rischio di ritrovarsi da un giorno all’altro letteralmente “in mezzo alla strada”. A meno che non paghino affitti più alti, più alti del mercato libero.

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Molti dei destinatari dello sfratto contestano i conteggi eseguiti dai funzionari Aler. Le loro storie sono quelle di sempre. La stragrande maggioranza sono storie di dignitosa povertà. C’è chi ha perso il lavoro, chi non lo ha mai trovato, chi è troppo vecchio o troppo malato per poterne eseguire uno. Molti chiedono che qualcuno li ascolti o che avvii una verifica sulle reali condizioni economiche di ogni singola famiglia. Altri promettono battaglia.

Particolarmente significativa è la storia di M.M., affittuaria di un alloggio insieme a sua madre, G.M. Lei, 29enne, è disabile 100% a causa di una malattia autoimmune e ha bisogno di accompagnamento. Sua madre, 65enne, è altrettanto disabile dopo un intervento di carcinoma tumorale e un incidente che ha leso le vertebre cerebrali. Ebbene, hanno ricevuto comunicazione di decadenza dell’assegnazione.

 Però, c’è un però. Nel documento, prima si fa riferimento a valori Isee-Erp che non avrebbero dovuto creare problemi. Subito dopo, si legge: “Tenuto conto del reddito effettivo […] la colloca nella Classe D3 dell’Area Decadenza”. Come dire: “Guadagnate troppi soldi per poter occupare un alloggio Aler perciò togliete il disturbo oppure…. Oppure, se pagate un affitto di 670 euro al mese potete restare”.

670 euro al mese? Nemmeno il mercato degli affitti privati richiede certe cifre. Probabilmente chi ha redatto la comunicazione non conosce lo stato di degrado in cui versano la stragrande maggioranza degli edifici Aler rozzanesi. Da mesi si parla di interventi di riqualificazione, ma per il momento neppure un cantiere è stato inaugurato.

 “670 euro al mese? Qualcosa non torna – ha sottolineato a pocketnews.it M.M. – Infatti, Aler, per calcolare il canone di locazione, dovrebbe considerare la classe Isee-Erp, non gli indici desumibili dall’Isp (dato dalla somma del valore del patrimonio mobiliare e immobiliare di ciascun componente del nucleo familiare al netto delle franchigie)”.  Rileggendo il documento è facile accorgersi che i funzionari Aler non hanno preso in considerazione l’Isee, bensì l’Isp familiare.Un errore madornale.

Le norme sono stabilite da una legge regionale del 2016 e stabiliscono: “Il limite economico massimo per la permanenza nei servizi abitativi pubblici è stabilito dal regolamento regionale con riferimento all’Isee del nucleo familiare. Gli assegnatari la cui situazione Isee supera la soglia economica di permanenza, decadono di diritto di usufruire del servizio abitativo pubblico”. Non c’è alcun riferimento all’Isp!! Pertanto, calcolare il canone di locazione sulla base del patrimonio familiare che può derivare da qualsiasi fonte che non appartenga ad un reddito da lavoro o da pensione, è illegale. 

In questa vicenda si aggiunge dramma al dramma. Infatti, l’Isp della famiglia protagonista di questa storia  risulta essere fuori dai parametri, perché frutto di un risarcimento ottenuto dopo un incidente stradale, che ha provocato un danno irreversibile alla madre di M.M. La giovane puntualizza: “In realtà, l’unico reddito percepito sono due pensioni (invalidità + anzianità) del valore di circa 1300 euro, unica fonte utilizzata per vivere e per pagare tutte le spese, non solo Aler. L’altra fonte servirà alla sottoscritta che necessita di assistenza continua, per quando resterà sola”. Kafka ci avrebbe scritto un romanzo.

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4 Commenti

  1. Faccio presente che questo problema l’ho denunciato molto tempo addietro _1919_ su FB attraverso la divulgazione di questo volantino

    ALER – Regione Lombardia
    VERGOGNA Giu’ le mani dai risparmi dei Pensionati!!!!
    Con la presentazione, ISEE molti inquilini hanno dichiarato per la prima volta di aver dei risparmi depositati, chi in banca , chi alla Posta e ora L’Aler, chiede a questi inquilini, pensionati, di produrre nuovamente i saldi dei conti correnti 2014/02016 (ultime due anagrafe 2015/2017) e qualora, non risultassero dichiarati precedentemente gli verrà ricalcolato l’affitto ,maggiorato con i relativi arretrati degli ultimi 5 anni.
    E’ giusto, che i risparmi di una vita debbono essere considerati reddito per la determinazione degli affitti ?
    NO! NO! NON E’ GIUSTO!!
    IL reddito, per la determinazione del canone è quello, che viene percepito e retribuito ogni mese (stipendio, pensione, vitalizi, ecc;)

    Mentre Il risparmio, risultato, di una vita di lavoro e sacrifici, è da considerarsi esclusivamente un salvagente, dove, potersi aggrappare, quando si è anziani bisognosi di cure e assistenza e per assicurarsi possibilmente una vecchiaia serena e dignitosa.
    PER impedire, CHE VENGANO SACCHEGGIATI, I RISPARMI DEI PENSIONATI, CON AUMENTI D’AFFITTO E ARRETRATI, occorre CHE LE FORZE POLITICHE INTERVENGANO TEMPESTIVAMENTE Per BLOCCARE QUESTI PROVVEDIMENTI LEGIFERANDO UNA NORMA , CHE TUTELI I RISPARMI DEI PENSIONATI. Pino Gentile

  2. NON CAPISCO PERCHE’ MI VIENE CALCOLATO ISEE AL LORDO E NON AL NETTO DELLE TRATTENUTE FISCALI……IO USO IL NETTO NON IL LORDO, CON CONSEGUENTE AUMENTO DELL’AFFITTO OLTRE IL 160%, CON PRIMA MESSO IN DECADENZA, AUMENTO AFFITTO E SUCCESIVAMENTE NON PIU’ IN DECADENZA, MA AFFITTO RIMASTO CON AUMENTO…QUALCUNO RIESCE A SPIEGARMI???? GRAZIE.

  3. sono una pensionata ed ho preso.il tfs che secondo la legge regionale Toscana costituisce motivo di decadenza dell’alloggio.pubblico.
    Ho 71 anni e sono d’accordo nel non considerare i risparmi di.una vita, ma solo.il reddito vero da pensione.
    Tuteliamo gli anziani da questo massacro

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