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Rozzano, la strana coppia si presenta agli elettori

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Nella foto, Massimo D'Avolio e Francesco Belluscio

Massimo D’Avolio e Francesco Belluscio hanno sottoscritto un patto per affrontare insieme la battaglia delle urne

La campagna elettorale a Rozzano non finisce mai di stupire. I colpi di scena si susseguono quasi quotidianamente. L’ultimo è di questa mattina e riguarda la strana alleanza sottoscritta dall’ex sindaco Massimo D’Avolio e Francesco Belluscio.

Il gatto e la volpe

Il primo aveva bussato nei giorni scorsi alla porta del centrodestra per un’improbabile patto con la Lega, il secondo da sempre si è presentato con “Città Nova” come il paladino dei diritti dei cittadini che nulla ha a che fare con il potere costituito. Beh, si sono messi insieme e hanno formato una coalizione che si presenterà al giudizio delle urne con D’Avolio candidato sindaco e Belluscio capolista del gruppo Movimento Città Nova.

Il travaglio

Il bello è che in un comunicato stampa hanno sottolineato come questa decisione sia frutto di un “travaglio che ha coinvolto quasi tutte le forze politiche che non sono in grado di mettere al centro la cittadinanza ma fanno solo calcoli elettoralistici”. Calcoli elettoralistici? Come altro definire questa scelta, che probabilmente, deluderà alcuni potenziali elettori di Belluscio?

D’Avolio for president

L’alleanza è stata resa pubblica questa mattina durante un incontro tenuto in Cascina Grande. D’Avolio, in compagnia di Belluscio, della moglie Laura Tesse, di Emmanuele Desmasure ha presentato alcune linee del programma “che sarà costruito con i cittadini per sostenere il mio ritorno alla guida della città di Rozzano”. In un comunicato stampa è stato sottolineato che l’accordo nasce dalle rispettive esperienze e che proporrà soluzioni fuori dagli schemi, mettendo al centro problemi e soluzioni che permettano di rilanciare il territorio.

Nessun pregiudizio

I due leader hanno confermato di non avere pregiudiziali “verso chicchessia” e di aver stretto un patto al di fuori “di certi giochetti delle solite segreterie dei partiti o di potentati politici”. La base dell’accordo “è di natura programmatica e progettuale” una specie di “contratto” con il quale risolvere i problemi cronici che affliggono Rozzano.

Mettersi in marcia

Il comunicato si conclude con una citazione di Fratel Ettore che “era solito ricordare nei momenti bui e di scoramento: “Ci sono periodi nella vita in cui bisogna imbracciare la croce e rimettersi in marcia”. Dopo la processione con croce annessa di Genny Speria di Area 51, una nuova via Crucis attende Rozzano?

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4 Commenti

  1. Sono alla canna del gas. Non sanno fare altro che i “politici” e ormai si alleano tra di loro pur di galleggiare. Il bello…. o brutto è che ci sarà anche chi li voterà forse per interessi perspnali

  2. Caro Direttore, come può notare la verità prima o poi viene a galla, a volte più velocemente di quanto si possa credere. Quando in politica alle ambizioni si congiungono gli interessi anche il diavolo e l’acqua santa possono trovare convergenze. Rozzano sconta il suo passato e s’impantana nelpresente, e’ il solo comune metropolitano collegato con Milano, da una linea tranviaria ordinaria che la unisce a Piazza del Duomo, se nel senso verso la città va tanta brava gente a lavorare, nel percorso inverso non transitano ne’ buone idee ne’ tanto meno belle pratiche. Solo l’ispirazione divina, sembra poter orientare gli elettori di Rozzano, e alternative non sembrano giustificarsi per idee e progettualità. Senza un colpo d’ala Rozzano e’ destinata ad allontanarsi sempre più da Milano. Come ha potuto constatare la presunzione di bontà delle onti non sempre coincidono con la veridicità dell’informazione. Cordiali saluti.

  3. Non capisco perché il Gatto e la volpe di chè? e poi manca Pinocchio/a con i suoi denari. Non sono un professionista della politica ,non ho bisogno di posti ma sono portatorre di progetti che potrebbero crearne molti di posti. Caro Direttore è voluto rimanere in superficie ,senza andare nel cuore delle rispettive storie personali. Evidentemente ha preferito Collodi al De amicis. Grazie

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