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Il Consiglio approva la mensa gratis, il Pd solleva una montagna di dubbi

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La mensa gratis a Rozzano non convince Pd e Lista Agogliati

Democratici e Lista Agogliati non partecipano alla votazione e diffondono un comunicato stampa con il quale ne sottolineano i motivi

Il Consiglio comunale di Rozzano, nella seduta dello scorso 10 ottobre ha approvato la delibera con la quale introduce la mensa gratis per gli alunni che frequentano del scuole pubbliche della città. Si tratta di una iniziativa, unica nel suo genere, che ha attirato su piazza Foglia anche l’interesse dei media nazionali.

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Il comunicato

Alla votazione non hanno partecipato il Pd e la Lista Agogliati, che ieri pomeriggio hanno diffuso un comunicato per spiegare le ragioni della loro scelta. Il documento si apre con una precisazione: “Riteniamo che qualunque azione pensata per semplificare la vita delle famiglie rozzanesi abbia un valore importante che certamente sentiamo di condividere. Tuttavia, seppur condividendo in linea di principio la misura della mensa gratis promossa dall’Amministrazione Comunale, ci sentiamo in dovere di esprimere le nostre perplessità sotto molteplici punti di vista che riguardano la sua attuazione”.

La selezione

Quali sono le perplessità? Riguarderebbero le modalità visto che sarà utilizzato come criterio di selezione la regolarità dei pagamenti delle famiglie. E quelle con una morosità accumulata negli anni? “Non avremmo, – scrivono i democratici – nulla in contrario se si volesse andare a colpire solo chi se ne approfitta volendo passare per furbo. Ma questo sistema, così pensato, danneggerà, a nostro avviso, soprattutto chi si trova in difficoltà serie, coloro che appartengono alla cosiddetta “morosità incolpevole” e non potranno di fatto sostenere un ipotetico piano di rientro”. 

Equità sociale

“Il principio di fondo su cui si basa l’attuale scelta del sindaco Ferretti e della sua Giunta – continuano – non è per noi equo dal punto di vista sociale, perché non tutela realmente le fasce deboli, premiando soprattutto coloro che sono in grado di permettersi già economicamente il servizio”.

La gestione

Secondo Pd e Agogliati quindi si tratterebbe di “scelte palesemente a favore della parte più ricca della città, a discapito di chi ha reali difficoltà economiche”. Non solo. Nello stesso comunicato i due gruppi politici si chiedono come saranno gestiti in mensa qualora siano presenti bambini che appartengono a famiglie morose. Paventando comportamenti “esclusivi”.

Chi paga il conto?

Infine, si chiedono Pd e compagnia bella, come si farà a pagare i costi di questa decisione visto che, sempre secondo loro, “”la delibera non è accompagnata da una relazione di Ama che si deve accollare i costi, non c’è una espressione chiara della Corte dei Conti” ma tutto “sembra poggiare sulla volontà di fare cassa sulla morosità pregressa”.

La promessa

Il documento si chiude con una promessa: “Quando saranno chiariti questi aspetti e garantita l’equità della misura, anche nell’esame complessivo degli stanziamenti sociali, non avremo difficoltà ad approvarla”.

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