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Ritardi, cancellazioni, autobus affollati, disagi quotidiani: Cusago si ribella ai disservizi della Stav

Sale la protesta dei residenti: a causa delle corse soppresse, studenti e lavoratori sono chiamati a giustificarsi quotidianamente con le scuole e con i datori di lavoro

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bus-affollati“Ritardi, cancellazioni, autobus affollati, disagi quotidiani, studenti e lavoratori chiamati a giustificarsi con le scuole e con i datori di lavoro, genitori costretti ad accompagnare i figli a scuola a causa di corse soppresse o impraticabili”. È un vero “j’accuse” quello che si leva da Cusago sino a Cassinetta di Lugagnano sullo stato dei trasporti pubblici gestiti dalla Stav, che nonostante le proteste, continua a essere “insoddisfacente” (aggettivo che è solo un eufemismo).

Disagi in rete

Nei giorni scorsi, a Cusago la rete ha messo in evidenza i disagi che i residenti sono costretti a sopportare. In poco meno di un mese, dal 9 al 20 gennaio sono state segnalate più di 23 corse saltate (su tratte diverse, naturalmente), cinque transitate stracolme e quindi impossibili da prendere per alcuni residenti. Una situazione insostenibile. I disagi si verificano, soprattutto, sulla linea Abbiategrasso Bisceglie e viceversa, quella che congiunge Magenta a Milano Bisceglie, e che tocca anche Robecco, Cassinetta, Abbiategrasso, Albairate, Cisliano e Cusago, che solo pochi anni fa era stata presentata come un fiore all’occhiello Stav. Invece…

Problema irrisolto

Da gennaio, a detta dei cusaghesi, la situazione è peggiorata, visto che nella sola corsa delle 7.08 direzione Milano sarebbero “saltate” 2- 3 corse alla settimana. Secondo Gianmarco Reina, consigliere comunale di “Siamo Cusago” “Questo è il frutto di oltre 10 anni di incapacità a porre rimedio a questo problema. Io personalmente ho segnalato nel 2010 all’allora sindaco Pallazzoli, vicesindaco Locatelli e assessore Triulzi, l’attuale primo cittadino, l’emergenza e oggi siamo ancora qui con gli stessi problemi, con un aumento degli esborsi da parte del Comune di Cusago, deciso proprio da quella giunta e confermato da quella attualmente in carica”.

I paradossi

Stav si difende è dice che ha difficoltà a reperire autisti che garantiscano i servizi. Sembra un paradosso in tempi in cui il lavoro è una priorità per molte famiglie. Tra gli altri paradossi di cui sembra essere ricca questa vicenda ce ne sarebbe uno che lascia perplessi: il comune di Cusago non avrebbe mai intimato alla società di trasporti una messa in mora per il mancato ottemperamento del contratto, ne richieste di risarcimento o applicazioni di penali.

La riunione fantasma

Ieri ci sarebbe stato un incontro tra i dirigenti Stav, Città metropolitana e l’Agenzia per il trasporto pubblico. Il comune, tramite l’assessore Locatelli, ha fatto sapere di non aver ancora ricevuto alcuna comunicazione sull’esito della riunione. Tace Stav, tace Città metropolitana, tace l’Agenzia per il trasporto pubblico. Lo stesso Localtelli sta tentando di organizzare un tavolo con gli altri sindaci dei comuni interessati alla tratta con i responsabile regionali, ma anche in questo caso, c’è estrema incertezza sui tempi.

Nuove case, vecchio trasporto

“Queste problematiche – ha sottolineato Reina – vanno affrontate con una pianificazione preventiva e non a posteriori, se pensiamo ai nuovi piani di lottizzazione che prevedono fino a 700 nuovi abitanti e in una nota del comune si legge “In previsione di eventuali insediamenti verrà progettata una diversa viabilità che attenui l’impatto sul traffico” si comprende quanto la giunta che governa Cusago sia inadeguata alla progettazione del paese e dei servizi che devono essere definiti prima dell’arrivo di nuove case”.

Garantire un dignitoso servizio

Locatelli difende l’operato del comune e dice che sino a quando gli organismi regionali e provinciali non daranno risposte, non è posibile dare certezze ai residenti. All’ufficio protocollo del municipio cusaghese, intanto, è stata depositata la richiesta di un confronto pubblico che produca soluzioni da sottoporre a Regione Lombardia, Città metropolitana, Agenzia per il trasporto pubblico, la stessa Stav, e le obblighi “a mettere in campo tutte le risorse necessarie per garantire un efficiente e dignitoso servizio ai residenti”. Così come avverrà il prossimo 27 gennaio nell’assemblea pubblica che si terrà a Cassinetta di Lugagnano

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