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Processo per la truffa dei parcheggi del Forum, Assago si costituisce parte civile

Il sindaco Musella: “Agiremo in tutte le sedi, per il risarcimento del danno economico e di immagine, subito dagli assaghesi”

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Sarà celebrata il prossimo 8 novembre l’udienza preliminare dell’inchiesta che ha come imputati principali i due ex gestori dei parcheggi comunali che gravitano attorno al Forum accusati di peculato e frode nelle pubbliche forniture. L’amministrazione comunale di Assago, rappresentata dall’avvocato Francesco Borasi del foro di Milano, si costituirà parte civile. “In questa vicenda, il Comune è parte offesa – ha sottolineato il sindaco, Graziano Musella in una nota stampa diffusa poco fa – come avevamo già preannunciato, ci costituiremo parte civile, così come previsto dalla legge, durante la prima udienza preliminare e agendo, successivamente, in tutte le sedi, per il risarcimento del danno economico e di immagine, subito dagli assaghesi”.

Carabinieri in Comune

La questione è nota a tutti e lo scorso ottobre ha fatto tremare dalle fondamenta il Comune “occupato” per alcune ore dai carabinieri. L’inchiesta aveva scoperchiato una truffa che prevedeva la stampa di tiket falsi da consegnare agli automobilisti per sottrarre denaro che doveva essere versato nelle casse comunali. L’indagine della Procura di Milano aveva coinvolto sette indagati. Sotto esame, l’affidamento diretto di spazi pubblici. Secondo l’accusa, i due oggetto della misura cautelare avevano messo in piedi un meccanismo per evitare di pagare il dovuto al municipio. Erano stati sequestrati 62 mila euro, gli incassi di un mese. Contemporaneamente era stato notificato a due persone di 75 e 28 anni, titolari degli affidamenti diretti per la gestione dei parcheggi del Comune di Assago, l’obbligo di firma.

Appropriazione indebita

L’indagine era partita nel luglio del 2022 grazie al Nucleo investigativo di Milano. La lente degli investigatori era stata puntata sulla gestione dei parcheggi situati nelle immediate vicinanze del Forum di Assago. Si tratta di aree di proprietà del Comune di Assago che vengono affidate a società, alcune di proprietà degli indagati. Secondo l’ipotesi di accusa, questi ultimi si appropriavano sistematicamente di una parte degli incassi dei parcheggi che così venivano sottratti alle casse comunali.

Ricevute false

Sempre secondo gli investigatori, gli indagati non solo incassavano denaro contante e rilasciavano ricevute false con lo stemma del Comune di Assago, ma dirottavano anche le cifre che incassavano mediante pagamenti elettronico grazie a Pos collegati direttamente a conti correnti intestati alle società di cui erano proprietari. L’organizzazione poi, durante i grandi eventi, invece di convogliare il traffico verso le aree comunali, lo dirottava su aree di cui era proprietaria, facendo così concorrenza sleale allo stesso Comune di Assago. Tra gli indagati anche i titolari di due tipografie che avrebbero stampato i biglietti falsi rilasciati come ricevute.

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