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Piscina comunale, un tuffo in un mare di polemiche

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Nell'immagine, quel che resta della piscina comunale di Cesano Boscone, costata già 1,6 milioni di euro

Nel mirino la decisione della giunta che attualmente governa Cesano, di spendere oltre 6 milioni di euro per realizzare l’impianto in via Cascina Nuova

Più che un tuffo, è una nuotata. Una nuotata nelle polemiche che accompagnano la decisione della giunta che attualmente governa Cesano, di spendere oltre 6 milioni di euro per realizzare la piscina comunale in via Cascina Nuova, su cui sono stati già spesi 1,6 milioni di euro. “Vox populi” racconta che con otto milioni si potrebbe realizzare un castello, con armieri e cavalieri compresi.

La commissione

Sul fronte politico, invece si discute sull’opportunità che un’amministrazione in scadenza impegni le casse comunali a un esborso di quelle dimensioni, anche se diluito nei prossimi vent’anni: sempre più di sei milioni di euro, sono. Se ne è discusso l’altra sera durante una seduta congiunta delle commissioni economica e del territorio.

Volano stracci

Dire che sono volati stracci forse è un po’ eccessivo, ma il clima, più o meno, era quello. La parte del leone l’ha fatta il capogruppo di Fratelli d’Italia, Fabio Raimondo, che ha accusato sindaco e maggioranza di essere “arroganti e chiusi al dialogo con i cittadini”. Ha rifatto i conti in tasca alla piscina e ha sommato a 1.650.000 euro spesi “per saldare il debito contratto con il Monte dei Paschi di Siena” per il rudere attualmente visibile in via Cascina Nuova (vedi la foto qui in alto), ai 6.104.051,74 nel nuovo progetto. Il totale fa 7.754.051,74.

Spese a futura memoria

“Non saranno solo questi i costi a carico del comune di Cesano” ha tuonato Raimondo che ha ricordato che prima di poter fare un tuffo nella futura piscina, l’amministrazione comunale dovrà realizzare a proprie spese un parcheggio da 250 posti, oltre alle opere fognarie e ammennicoli vari. La spesa? Non è stata quantificata, la si lascia a futura memoria.

Ci si mettono anche i revisori

Altro fronte, la relazione dei revisori dei conti, secondo la quale servirebbero maggiori garanzie fideiussorie e un prolungamento del leasing di almeno altri dieci anni “al fine di garantirsi entrate anche dopo il termine del contratto” perché – hanno sottolineato i revisori, “da un piano economico finanziario malamente costruito, il Comune potrebbe vedersi privato delle garanzie di introitare il canone di gestione”.

Il rischio

Il che significa che nonostante gli otto milioni spesi si correrebbe il rischio di non incassare i soldi da parte di chi gestirà la struttura. Secondo Raimondo, “è folle e arrogante per un’amministrazione in scadenza di mandato aver avviato un percorso di questo genere che impegnerà le finanze del comune per i prossimi vent’anni”.

Spiegare le intenzioni

Chiamato a rispondere agli attacchi di Raimondo, il sindaco Simone Negri ha dichiarato a pocketnews.it: “Sul tema piscina voglio spiegare cosa ha intenzione di fare l’amministrazione comunale e non mi interessa fare polemica con l’opposizione. Sono pronto a un confronto sì, ma partendo da una discussione sul destino dell’area interessata e sulla visione di fondo su cui, necessariamente, non ci si può sottrarre dall’affrontare il tema piscina.”

La congiuntura astrale

“Al momento – ha concluso il primo cittadino – la grande assente nel dibattito è la posizione nel merito delle varie minoranze: io non ho capito se vogliono o meno fare la piscina, indipendentemente da questo progetto, dai tempi, dalle modalità, dall’attuale sindaco, dalla congiuntura astrale”.

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