Un risultato che si vede più su un campo di tennis che di calcio. Allo Scirea si è assistito a un 2 a 6 in cui Sinner è stato interpretato dalla Vercellese, mentre il Buccinasco ha fatto da comparsa. La sua è stata una vera e propria debacle. Ha prese sei sberle senza nemmeno accorgersene. Eppure, il primo tempo non era cominciato così male. I rossoblù hanno imbastito quattro azioni che hanno prodotto un solo gol, mentre i milanesi ne hanno segnati due. Il tracollo è arrivato nel secondo tempo.
Colpi da ko
Ha aperto le danze Alberto Paone che, dopo un paio di minuti, ha raddoppiato mettendo a segno un uno-due come un gancio e un montante da ko in un incontro di boxe. I rossoblù hanno reagito, prima di andare al tappeto, puntando più sulle iniziative personali che sul gioco di squadra. Ed è stato Shori Petrone nel recupero della prima frazione di gioco, ad accorciare le distanze con un’azione solitaria.
Piovono gol
Dopo il thè caldo bevuto negli spogliatoi, obbligatorio vista la giornata di tregenda, il ritorno in campo è stato uno choc per i padroni di casa. La Vercellese ha calato il tris con Marco Bernabei dopo soli 8 minuti. Poi non ha lasciato scampo ai rossoblù segnando al ‘18, ‘28 e ’32 con Luca Perego, Luca Muratori e Senhed Fasil. Quasi tutte azioni in fotocopia: ripartenza su recupero della palla a centrocampo, scambio tra centrocampista e punta e gol.
L’obbligo
Tra un gol e l’altro, il Buccinasco ha imbastito alcune azioni senza finalizzarle, la Vercellese ha colpito anche un palo sull’ennesimo contropiede. In ultima analisi, i rossoblù, poco concreti e concentrati, hanno interpretato male la gara mentre la Vercellese è stata compatta soprattutto a centrocampo e ha giocato con la giusta aggressività, sfruttando gli errori dei suoi avversari. Gol del Buccinasco finale con Franchina su rigore. Una consolazione che non consola ma obbliga la squadra a cominciare a guardarsi alle spalle.