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Parla il sindaco di Trezzano: “Altro che dilettanti allo sbaraglio, stiamo lavorando duramente per rendere Trezzano più vivibile”

Intervista al primo cittadino sui temi più caldi che stanno animando il dibattito in città: dalla manutenzione delle scuole al rifacimento del manto stradale di strade colme di buche alla casa di Babbo Natale, alla illuminazione della Nuova Vigevanese

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Nella foto, Giuseppe Morando, sindaco di Trezzano sul Naviglio
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Nella foto, Giuseppe Morandi, sindaco di Trezzano sul Naviglio

– Che bilancio traccia dei primi cento giorni (agosto non conta) seduto sulla poltrona di sindaco di Trezzano? Non si è ancora detto: “Ma chi me lo ha fatto fare?”
“No! Non me lo sono ancora detto. Anche perché è una esperienza che mi dà grande soddisfazione. Io amo Trezzano, è stato mio padre a insegnarmelo, e sono felice di dedicarle il tempo necessario a farla crescere. Certo, gli impegni sono tanti, c’è una macchina comunale da ricostruire e riorganizzare ma ho una grande squadra che mi sta aiutando”

– A proposito di squadra, per dieci anni il centrodestra è stato all’opposizione. Una volta che i suoi rappresentanti sono entrati nella stanza dei bottoni, sono stati accusati di essere “dilettanti allo sbaraglio”. A che punto è la loro “formazione”?
“Nella giunta come in Consiglio comunale non c’è alcun dilettante allo sbaraglio. Ci sono figure come l’assessore Argirò o come l’assessore Puleo e lo stesso sottoscritto che hanno già svolto precedenti incarichi nella pubblica amministrazione. Certo, gli altri tre assessori sono alla loro prima esperienza ma hanno mostrato un entusiasmo talmente grande che mettono impegno in ogni settore di loro competenza. Sinceramente non potrei desiderare squadra migliore di quella che ho. Insieme stiamo lavorando per rendere Trezzano più vivibile”.

– Uno degli argomenti che hanno infiammato il dibattito, politico e non, nei giorni scorsi è stato il mancato accordo con la promotrice della Casa di Babbo Natale con quest’ultima che, a quanto sembra, non sarà riproposta. È stata solo una questione economica? Com’è andata in realtà?
“È stata sia una questione economica, sia organizzativa per come è stata presentata. A luglio, subito dopo il nostro ingresso in Comune ci era stato detto che ormai era troppo tardi per poterla allestire, ma che se avessimo elargito un contributo di 10mila euro e spiccioli avrebbero fatto il possibile. La richiesta è agli atti e tutti ne possono prendere visione. Tenga conto che noi abbiamo trattato, come in passato, con l’associazione “Amici del Parco Virgilio” che poi, di solito girava la sponsorizzazione alla signora Distefano. Non abbiamo trattato direttamente con lei. L’assessore agli eventi ha detto no a un contributo così alto e le somme ipotizzate per quella iniziativa semplicemente sono state destinate ad altri eventi. I nostri interlocutori sono tornati alla carica con altre proposte ma non c’era più disponibilità di altre risorse. Per Natale è stato approvato un altro programma, un programma che avevamo tutto il diritto di scegliere”.

– Un altro degli argomenti molto dibattuti è la manutenzione delle scuole comunali. È vero che servono otto milioni di euro per un piano di ristrutturazione che ne garantisca sicurezza e fruibilità totale?
“Su scuola e molti edifici comunali c’è un progetto di partnerariato pubblico-privato con una importante azienda del gruppo Snam il cui via è stato dato dai vecchi amministratori. Stiamo aspettando il piano operativo definitivo che dovrebbe prevedere un forte investimento non solo sulle scuole ma anche su molti edifici comunali. Dovrebbe comprendere la sostituzione delle caldaie, il rifacimento dei tetti, in alcuni casi la sostituzione dei serramenti, in altri il rifacimento dei cappotti. Rientra in una operazione di risparmio energetico. Il comune di Trezzano spende circa 700mila euro all’anno in energia e quando sarà implementato dovrebbero registrarsi risparmi considerevoli, nell’ordine del 35/40 per cento. È un progetto che mi piace e sono grato a coloro che ne hanno permesso la sottoscrizione. È un intervento che dovrebbe diventare operativo nel breve periodo, viste le necessità non solo delle scuole ma anche di altre proprietà comunali”.

– Nel Dup, per la scuola avete inserito solo una spesa di 300mila euro? Sono solo per interventi tampone? Sono sufficienti a garantire la sicurezza degli alunni e degli insegnati sino a quando il pertnerariato non diventerà operativo?
“Non sono destinati a provvedimenti tampone, ma a interventi straordinari. È un impegno di spesa valido sino a fine anno. Era inutile stanziare cifre superiori che, se non spese, sarebbero rientrate nell’avanzo di bilancio, così come è capitato a volte in passato”.

– Sempre del Dup avete stanziato 600mila euro destinati alla polizia locale: tre nuovi automezzi del valore di 60mila euro cadauno, armi più sofisticate, introduzione di taser. Prevedete di affrontare una sollevazione popolare?
“No, nessuna sollevazione popolare. Abbiamo trovato il settore della polizia locale senza una sede, dotato di armi vecchie quarant’anni, con attrezzature e strumenti obsoleti. A breve tutti gli agenti torneranno nella loro sede di via Gioia che è stata ristrutturata. Nei 600mila euro ci sono anche i costi della videosorveglianza che coprirà l’intero territorio comunale. La Marchesina, per esempio, come altre zone, ne è sprovvista. Noi credevamo che tutto il territorio fosse coperto, invece no. Una volta che il sistema diventerà operativo potremo combattere al meglio, per esempio, l’abbandono di rifiuti che sta diventando una vera piaga e che comincia a costare notevoli risorse alle casse comunali”.

– Cosa può dire sulla fuga di dipendenti come quella che si sta verificando a Trezzano?
“Non parlerei di fuga, ma certo il turnover è maggiore rispetto ad altre realtà. Molto dipende dai contratti della pubblica amministrazione che nei comuni prevedono retribuzioni più basse rispetto agli enti regionali. Molti ce li fregano gli altri comuni, molti, come nel caso del settore servizi sociali sono andati in Ats, non perché stessero male ma perché prendono uno stipendio più alto. La stessa cosa è accaduta nell’ufficio tecnico e ufficio legale: a parità di livello, negli enti regionali incassano di più. Non è una fuga per incompatibilità; poi c’è sempre qualcuno che non si trova bene e fa le sue scelte”.

– Quante sono le figure che mancano in pianta organica e come saranno reclutate?
“È una situazione in divenire. Certo c’è un’alta mobilita: gente che esce e gente che entra. Proprio oggi abbiamo chiuso, per esempio, un concorso per l’assunzione di una figura da inserire nell’area personale; è in corso un bando per un istruttore tecnico; a breve dovremmo pubblicare un bando per l’assunzione di un funzionario di polizia locale: un ufficiale ha chiesto il trasferimento a Milano dove le indennità sono più alte. Quello della mobilità è un problema che non riguarda solo Trezzano. Se ne è parlato anche durante l’ultima assemblea dell’Anci: se il governo non ci dà la possibilità di essere attrattivi dal punto di vista degli stipendi, lo stillicidio continuerà a lungo”

– Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato la notizia dell’insediamento di un nuovo megapolo logistico a Gaggiano. Il progetto prevede la realizzazione di un ponte sul Naviglio che scarichi il traffico pesante diretto alla Tangenziale ovest sulla Nuova Vigevanese. Trezzano è già congestionata dal traffico commerciale e di attraversamento. Cosa può fare la sua amministrazione per impedire che la situazione si aggravi?
“Vedremo il come e quando sarà realizzato. Di certo c’è solo la convenzione firmata tra il comune di Gaggiano e la società che realizzerà l’intervento. Al momento manca il soggetto che gestirà il polo. È però ovvio che il pericolo arriverà e noi stiamo studiando come difenderci. Non possiamo impedire il passaggio dei mezzi pesanti con una chiusura totale del tratto di Vigevanese che attraversa Trezzano, sarebbe illegale. Una soluzione potrebbe essere l’istituzione di una Ztl con il pagamento di un contributo sul modello dell’area C di Milano. Pur subendo il passaggio dei camion, potremmo incassare somme da investire sul territorio. Dobbiamo capire se è fattibile e quale cifra potrebbe essere congrua. Un’altra soluzione potrebbe essere: istituire delle fasce orario per il loro passaggio”.

– A proposito di Nuova Vigevanese, il tratto che attraversa Trezzano, la sera rimane al buio. A che punto è il contenzioso tra Anas e A2A per risolvere il “chi e come” deve ripristinare il servizio. Cosa può fare il Comune per accelerare i tempi?
“Dal punto di vista contrattuale il contenzioso è ancora in corso. Però, i lavori sono stati sbloccati. A2A sta sostituendo le linee elettriche e nell’arco di tre o quattro mesi la luce dovrebbe tornare in via Leonardo da Vinci e in via Colombo. Lo sblocco è arrivato dopo la convocazione in prefettura di un tavolo tecnico cui hanno partecipato A2A, Anas, prefetto e Comune di Trezzano”.

– Ho tenuto per ultimo il problema della manutenzione delle strade e delle buche che costringono gli automobilisti, e non solo, a vere e proprie gimcane per evitarle. È stato uno dei cavalli di battaglia della vostra campagna elettorale e la gente si aspettava che lo risolveste con un colpo di bacchetta magica. Invece le buche sono ancora tutte lì e, anzi, con le prime piogge autunnali sono aumentate. A quando un piano che affronti la questione?
“La vecchia amministrazione aveva stanziato ma non appaltato lavori per 800mila euro. A luiglio li abbiamo assegnati. Si è partiti nei giorni scorsi da via Circonvallazione, poi si passerà in via Tintoretto e Correnti. Infine un tratto di via Turati, papa Giovanni, Grossi e Tasso. Tempo permettendo questa prima trance sarà completata entro la fine dell’autunno. In Primavera si passera ai tratti più ammalorati. Si trovano in via Petrarca, Gigli, Patti, Fucini, Morona, Mascheroni, Verga e Rimembranze. Siamo consapevoli dello stato in cui versano le strade e stiamo lavorando per porvi rimedio. Senza bacchetta magica, ma con il duro lavoro”.

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