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Nuoto, cyclette o palestra in modo costante e moderato “spengono” l’infiammazione nelle patologie gastro-reumatologiche autoimmuni

Un allenamento insufficiente, inadeguato od eccessivo, non solo aumenta il pericolo di incidenti e microtraumi muscolari ma soprattutto nuoce al sistema immunitario

L’attività sportiva va considerata una valida prevenzione in molte patologie come, ad esempio, quelle cardiovascolari, oppure l’osteoporosi, oltre che fonte di miglioramento del proprio benessere psichico, in un quadro oggi definitivamente affermato di cosiddetto ‘fitness globale’

Che ci fosse una relazione tra lo svolgere forme di esercizio fisico, sistema immunitario e benessere psichico era noto sin dalla fine del XIX° secolo. Oggi, è anche noto che una maggiore sensibilità del sistema immunitario è condizione principale affinché si manifestino malattie autoimmuni e infiammatorie, tra cui rientrano alcune patologie gastro-reumatologiche.
“L’attività sportiva”, secondo  il dottor Vincenzo Ciancarelli, dell’ Ambulatorio di Reumatologia Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, “va considerata una valida prevenzione in molte patologie come, ad esempio, quelle cardiovascolari, oppure l’osteoporosi, oltre che fonte di miglioramento del proprio benessere psichico, in un quadro oggi definitivamente affermato di cosiddetto ‘fitness globale’. Solo l’esercizio adeguato produce però un effetto salutare, eppure secondo i dati 2016 in possesso del CONI, più di 23 milioni di italiani sono completamente sedentari”.

Il coinvolgimento del simpatico

Un allenamento insufficiente, inadeguato od eccessivo, non solo aumenta il pericolo di incidenti e microtraumi muscolari ma soprattutto nuoce al sistema immunitario. “Sono stati dimostrati da numerosi studi, gli effetti benefici dell’esercizio fisico moderato, non agonistico, costante ma soprattutto aerobico (come nuoto, corsa, cyclette, palestra) sulla risposta immunitaria” conferma il Dott. Ciancarelli.  “Il senso di benessere provato, terapeutico, trova spiegazione in una catena di mediazioni molecolari che avvengono grazie al coinvolgimento del sistema nervoso simpatico, dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (H.P.A.), delle citochine e delle proteine dello stress.”

L’equilibrio ottimale

In breve, l’esercizio fisico regolare può indurre la stabilizzazione immuno-neuro-endocrina in persone con e senza patologie infiammatorie croniche attraverso una riduzione degli ormoni dello stress e delle citochine pro-infiammatorie. In altre parole, si genera un equilibrio ottimale tra risposte pro ed antinfiammatorie che stabilizza il sistema immunitario in una condizione antinfiammatoria attraverso complessi meccanismi neuro-ormonali e la riduzione del tessuto adiposo stesso.

Una promettente strategia

Le sessioni di esercizio fisico possono essere allora considerate come una promettente strategia per il trattamento di alcune patologie croniche infiammatorie e tipicamente gastro-reumatologiche. 
Secondo il prof. Vincenzo Bruzzese, presidente della SIGR “E’ stato dimostrato infatti che non solo le patologie gastro-reumatologiche – artrite reumatoide, fibromialgia, Morbo di Chron, etc. – sono sensibili a condizioni d’infiammazione cronica ma anche l’aterosclerosi, per esempio, sembra nascere da una risposta immunitaria congenita. Lo stesso discorso si può applicare anche al diabete di tipo 2, che condivide molti dei fattori di rischio e dei meccanismi patogenetici delle malattie cardiovascolari. Non a caso, i fattori di stress più comuni nel diabete di tipo 2 sono il sovrappeso, in particolare l’adiposità viscerale, l’inattività fisica e l’interazione tra dieta malsana, microbiota e metabolismo intestinale”.

La giusta strada per la Salute

Pertanto, l’esercizio fisico svolto con regolarità e senza eccessi, compatibilmente con la patologia in atto, conferisce una “protezione” contro le conseguenze potenzialmente negative di eventi stressanti e previene l’insorgenza e le eventuali complicanze di molte malattie croniche associate all’infiammazione sistemica, oltre che incidere positivamente sulla psiche attraverso una maggiore liberazione di endorfine”.
Ippocrate, considerato il padre della medicina, amava dire “se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la giusta strada per la Salute”.

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