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Morti in azienda: da domani a Buccinasco si parla di sicurezza sui posti di lavoro

La Lombardia detiene la maglia nera per il maggior numero di vittime seguita da Lazio, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania

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“Le tragedie sul lavoro continuano a rimanere stabili, se non a peggiorare”. La denuncia è di Mauro Rossato, presidente dell’osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente di Mestre. A fine Marzo 2024 si contano 191 vittime con un +2 rispetto all’anno scorso. Si terrà domani, martedì 7 maggio, nella sala consiliare di Buccinasco il primo di due incontri per discutere di sicurezza sul lavoro e di iniziative che ogni azienda dovrebbe adottare per evitare lutti nel mondo dell’impresa. L’incontro successivo è in programma giovedì 30 maggio.

I finanziamenti Inail

Domani, durante un incontro organizzato con Assolombarda, si parlerà di bandi e agevolazioni fiscali. L’Inail, infatti, finanzia investimenti per incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e incoraggiare le micro e piccole imprese. Da non dimenticare anche le agevolazioni fiscali riservate alle imprese considerate virtuose in termini di sicurezza e salute nei posti di lavoro. I relatori sono Pierluigi Bertolini, Federico Mozio e Fabio Luigi Fugazza.

Responsabilità e sanzioni

Giovedì 30 maggio si parlerà di “sospensione attività produttive per inadempienze e nuove responsabilità dei datori di lavoro, degli obblighi di formazione dei lavoratori, dell’obbligo di formazione sulle attrezzature e delle nuove disposizioni in materia di prevenzione incendi e formazione addetti alle emergenze con relative sanzioni amministrative e responsabilità penali. I relatori saranno Massimo Colato, Massimo Intagliata e Francesco Grimaldi.

Maglia nera

La Lombardia detiene la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro seguita da Lazio, Trentino-Alto Adige, Piemonte, Emilia-Romagna e Campania, Sicilia, Puglia e Toscana, Veneto e Calabria, Marche, Friuli-Venezia Giulia, Abruzzo, Liguria e Sardegna, Valle d’Aosta e Umbria. Oltre ai numeri ciò che colpisce è l’incidenza di mortalità più elevata tra gli over 65 e, come accade negli ultimi anni, anche il dato relativo all’incidenza di mortalità dei lavoratori stranieri ancora più che doppia rispetto agli italiani.

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