Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Direttore,
finito l’importante weekend scorso, durante il quale Corsico e Trezzano sul Naviglio hanno ospitato il Procuratore Antimafia Nicola Gratteri e dopo l’ emozionante cerimonia di conferimento al medesimo della cittadinanza onoraria di Buccinasco e Trezzano sul Naviglio, non posso fare a meno di segnalare che nelle stesse ore, ospite di Lilli Gruber, l’ industriale calabrese Antonino De Masi, uomo di grande spessore che ha denunciato sia chi lo taglieggiava che la colpevole e profonda cultura sociale che dilaga anche in settori insospettabili della vita calabrese, ha urlato il suo sentirsi solo.
Vive da anni sotto scorta e la sua famiglia vive in una località segreta. Ha lanciato un appello a Draghi e a Mattarella perché vadano in Calabria per dare fiducia e incoraggiare altri esempi di opposizione sociale alle mafie. Ha urlato la necessità di una evidente e superiore presenza dello Stato in Calabria.
Il Procuratore Gratteri sta facendo moltissimo, è il massimo conoscitore mondiale della ‘ndrangheta e dei suoi meccanismi, anche internazionali. Ma il rubinetto aperto che allaga il mondo di potenza militare e finanziaria è in Calabria. Ha ragione De Masi. Si può vincere solo facendo squadra.
Gratteri è “grande” e “bravissimo”, ma ha bisogno del coraggio di quelli come Antonino De Masi. Si può vincere solo rivoltando la nociva cultura sociale che in Calabria alimenta e sostiene il fenomeno mafioso. È per questo che, in qualità di componente della Commissione Antimafia di Corsico, proporrò che Corsico faccia un passo avanti: Cittadinanza Onoraria per Nicola Gratteri e Antonino De Masi. Non dubito che il Presidente Vitali si batterà per questa proposta.
Francesco Magisano