La notizia è stata confermata a pocketnews.it dal sindaco Fabio Bottero dispiaciuto per la scelta dei vertici dell’associazione
Quel che da qualche giorno si vociferava è una realtà: Libera, l’associazione fondata da don Ciotti impegnata nella lotta a tutte le mafie, lascerà Trezzano sul Naviglio e la sede, un immobile sequestrato al boss di un’organizzazione criminale, che appena due anni fa gli era stato assegnato. I motivi che hanno spinto la no-profit a prendere questa decisione saranno resi pubblici nei prossimi giorni dai responsabili della stessa associazione mediante un comunicato stampa.
Non scappa da Trezzano
Al momento, la notizia è stata confermata dal sindaco Fabio Bottero, che sull’argomento ha voluto sottolineare come: “Libera non scappa da Trezzano, non abbandona un territorio ad alta densità mafiosa, ma ha fatto una scelta per molti versi incomprensibile, ma da accettare visto che ha deciso di lasciare altri sei immobili sequestrati alle mafie. La decisione riguarda, oltre a quella di Trezzano, le sedi di Roma, Palermo e altre tre dislocate su tutto il territorio nazionale.”
Presa d’atto
Libera è un simbolo importante della lotta alle mafie e la sua presenza sul territorio rappresentava un segnale della volontà dei cittadini di opporsi a qualunque forma di sopraffazione. “Quando ci hanno detto che andavano via anche da altre realtà” ha osservato Bottero dispiaciuto “non abbiamo potuto fare altro che prenderne atto”.
