Arrestato un 61enne cittadino albanese, con precedenti di polizia, accusato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti
È uno dei colpi più importanti di questo disgraziato 2020, inferto al traffico e allo spaccio di droga. Qui si tratta di droga pesante che sembrava essere sparita dal circuito e che invece è tornata prepotentemente in circolazione: eroina.
L’operazione è stata condotta dagli agenti della squadra investigativa del Commissariato Lorenteggio. Ieri pomeriggio verso le 13, una loro pattuglia ha notato in via Cusago, un uomo muoversi con circospezione nelle immediate adiacenze di un magazzino di un’azienda dismessa.
Dopo averlo pedinato, i poliziotti lo hanno fermato per un controllo: l’uomo aveva con sé una dose di cocaina da 1 grammo, tre telefoni cellulari, 185 euro e un mazzo di chiavi grazie alle quali i
poliziotti hanno fatto ingresso nel magazzino dal quale era stato visto entrare ed uscire più volte.
Sotto la ruota di un’automobile parcheggiata vicino l’ingresso dell’edificio, gli agenti hanno ritrovato un sacchetto con 11grammi di cocaina. La sorpresa è arrivata quando hanno perquisito il magazzino. Lì hanno trovato 18,6 chili di eroina, mezzo chilo di cocaina, 9 grammi di marijuana e 8,5 chili di sostanza da taglio.
Nel magazzino, infatti, il malvivente aveva installato un vero e proprio laboratorio per il trattamento della droga con frullatori, fornelli, pentole a pressione, una pressa idraulica artigianale per il confezionamento della droga in “panetti”. Oltre agli stupefacenti, i poliziotti hanno trovato anche circa 50mila euro suddivisi in mazzette.
Dopo il magazzino, gli agenti hanno perquisito anche la casa del pregiudicato. Lì hanno rinvenuto e sequestrato altri duemila euro in banconote di piccolo taglio e, soprattutto, diversi block-notes di appunti con cifre sull’ attività di spaccio, un altro telefono cellulare e un bilancino di precisione.
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