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Giovedì 6 novembre, Rozzano si ferma per rendere omaggio al suo sindaco più amato

Un anno senza Gianni Ferretti, uomo di dialogo e di visione. Il figlio Mattia ne raccoglie oggi l’eredità politica e umana.

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Nella foto, Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano scomparso un anno fa
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Nella foto, Gianni Ferretti, sindaco di Rozzano scomparso un anno fa

A un anno dalla scomparsa, Rozzano si ferma per ricordare Gianni Ferretti, il suo sindaco più amato. Giovedì 6 novembre, alle 19, nella sala consiliare di piazza Foglia — il luogo dove tante volte aveva parlato, deciso, sognato insieme alla sua città — si terrà un Consiglio comunale speciale in sua memoria. Un momento di raccoglimento, ma anche di riconoscenza, verso un uomo che ha lasciato un segno profondo nella storia di Rozzano e nel cuore di chi lo ha conosciuto.

Gianni Ferretti non era solo il sindaco. Era una presenza costante, un punto di riferimento, un volto familiare per tanti residenti. Credeva nella politica fatta di ascolto, nella vicinanza quotidiana alle persone, nella responsabilità come servizio. Ogni progetto, ogni decisione, ogni parola pronunciata in consiglio comunale avevano un filo conduttore: l’amore per Rozzano. Un amore autentico, fatto di lavoro, di scelte concrete, di sogni condivisi.

Rieletto nel giugno 2024 per il suo secondo mandato, Gianni Ferretti aveva immaginato una città moderna e solidale, capace di dare spazio ai giovani, di creare luoghi di incontro e di crescere senza lasciare indietro nessuno. “Credeva nei ragazzi, nella loro energia, nella loro voglia di esserci. – ricorda oggi Marco Macaluso, ex presidente del Consiglio comunale – A loro voleva offrire opportunità vere, spazi per costruire futuro e fiducia”. Tra i suoi progetti più cari, il nuovo centro cittadino in piazza Foglia, un luogo simbolo di comunità, proprio dove oggi il suo ricordo tornerà a vivere attraverso le parole e la gratitudine di chi gli è stato accanto.

Gianni Ferretti se n’è andato troppo presto, ma il suo esempio non si è spento.
Lo si ritrova nelle scelte amministrative, nella continuità di una visione, ma soprattutto nella presenza di Mattia Ferretti, suo figlio, oggi sindaco di Rozzano. Un’eredità non solo politica, ma umana: quella di chi crede che il bene comune sia una missione da portare avanti con rispetto, passione e umiltà.

Giovedì sera, la città si stringerà attorno alla sua memoria. Non per celebrare soltanto un amministratore, ma per dire grazie a un uomo che ha saputo rendere Rozzano un po’ più unita, più viva, più sua. E mentre in Consiglio comunale risuonerà il suo nome, molti lo immagineranno ancora lì, seduto al suo posto. Perché, in fondo, Gianni Ferretti non se n’è mai davvero andato: vive nelle sue idee, nel lavoro che ha lasciato, e negli occhi di chi oggi, come suo figlio, continua a crederci.

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