Un gioco di squadra
In occasione delle celebrazioni della “Giornata mondiale del rifugiato”, quindi, Cesano Boscone ha deciso di organizzare due appuntamenti con un unico filo conduttore, il calcio. Perché è lo sport nazionale più seguito, è apprezzato in ogni parte del mondo ed è soprattutto un gioco di squadra. Quello che ci vuole per affrontare l’emergenza rifugiati.
Gli appuntamenti
Il primo appuntamento è per martedì 20 giugno, alle 21, nella biblioteca comunale di Villa Marazzi, via Dante 47, alla presenza dell’autore Federico Casotti verrà presentato il libro “Non è solo un gioco. Perché il calcio è così importante per l’uomo”: un’analisi socio-antropologica delle tante sfaccettature che caratterizzano il gioco del calcio e del suo rapporto in continua evoluzione con l’individuo e con le comunità. Sabato 24 giugno, alle 17, nel centro sportivo “Bruno Cereda” di via Vespucci 36/38 si disputerà il secondo “Tornei dei popoli”. L’evento – che vuole essere un incontro sportivo tra le comunità presenti a Cesano Boscone – è dedicato alla memoria di Salem, ragazzo che era stato ospite della Diaconia Valdese-CSD scomparso tragicamente l’anno scorso.
Il diritto all’asilo
«L’ultima tragedia, dopo quella di Cutro, ci rattrista profondamente – ha dichiarato l’assessore Ilaria Ravasi – e scuote nuovamente le nostre coscienze sulla responsabilità che gli Stati e l’Europa tutta devono assumersi sul tema delle migrazioni nel Mediterraneo. Il dolore non è però sufficiente. Il diritto all’asilo e alla protezione hanno valore solo se riconosciamo a priori un diritto alla vita di tutti coloro che fuggono dalla disperazione, dalle ingiustizie, dalla fame e dalle guerre”.