L’uomo è ritenuto responsabile di tentato omicidio doloso e porto abusivo di arma da sparo. I fatti di cui è accusato sono accaduti a Rozzano circa cinque anni fa, esattamente il 25 settembre 2016. Il 38enne è arrivato nello scalo aeroportuale scortato da personale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia con un volo proveniente da Bruxelles
L’arresto è la conseguenza delle indagini svolte all’epoca dei fatti dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Corsico diretta dal maggiore Domenico Lapadula e dal tenente Armando Laviola e da quelli di Rozzano, che avevano documentato il coinvolgimento dell’indagato nei gravi fatti accaduti la sera del 25 settembre 2016 all’esterno della discoteca “La dolce vita” di Rozzano.
Quella sera l’uomo, con due soggetti tutt’ora non identificati, si era presentato presso il locale. Erano stati poi esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di alcuni connazionali per motivi connessi ad un regolamento di conti legato al traffico di cocaina. Per quanto accertato, il commando era giunto in Italia all’esclusivo scopo di regolare i conti con i debitori.
Nella circostanza era rimasto ferito, per errore, un buttafuori del locale notturno, un marocchino all’epoca 34enne, che, colpito al volto da uno dei proiettili, aveva riportato una ferita con frattura mascellare giudicata guaribile in 30 giorni.
Dagli accertamenti effettuati, era emerso che l’uomo, aveva “istigato” il complice che aveva materialmente aperto il fuoco, allontanandosi subito dopo il delitto a bordo di un’autovettura. Il 38 residente in Belgio e noto alla polizia belga per soggiorno illegale, furto aggravato, delitti collegati al traffico di stupefacenti, falsificazione e lavoro nero, e stato rinchiuso in una cella di San Vittore. Se condannato sconterà la pena in Belgio.
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