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Economia locale a rischio: Rozzano firma il protocollo antiracket e antiusura

L’obiettivo è prevenire i fenomeni criminali sul territorio e salvaguardare cittadini e imprese. Messo a disposizione di tutti il numero telefonico per segnalazioni e richieste di aiuto

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Cristina-Perazzolo-firma-protocollo-antiracket“In un momento di crisi come questo legato alla pandemia si sono create purtroppo le condizioni ancor più favorevoli alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico del nostro territorio”. Parole e musica di Riccardo De Corato, assessore regionale alla sicurezza. Le ha pronunciate questa mattina durante la cerimonia organizzata per la firma del protocollo di intesa tra il comune di Rozzano e l’associazione antiracket Sos Italia Libera.

Il documento ha in calce le firme del vice sindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Rozzano Cristina Perazzolo e del presidente dell’associazione antiracket SOS Italia Libera, Paolo Bocedi. I numeri fanno paura. Secondo la Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, per il 45 per cento delle imprese intervistate, sono in aumento i fenomeni di usura e le offerte di acquisto di aziende a un valore inferiore a quello di mercato. Ne consegue che le organizzazioni criminali sono all’opera per infiltrarsi ancora di più nel tessuto socio economico dell’ex provincia di Milano e della Lombardia in generale.

“La promozione della legalità è uno dei compiti fondamentali di chi amministra – ha dichiarato il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti in una nota stampa – Questa firma rappresenta un atto importante nel processo di collaborazione e di confronto tra istituzioni per rafforzare l’azione comune contro fenomeni come l’usura e l’estorsione che compromettono il tessuto economico cittadino e sono una grave minaccia al rispetto delle ordinarie regole di concorrenza”.

“Miriamo alla diffusione in ambito locale della cultura e della legalità anche mediante percorsi di formazione e sensibilizzazione dei cittadini – ha invece commentato Cristina Perazzolo – il protocollo che abbiamo firmato invita tutte le vittime della criminalità organizzata dedita all’usura e all’estorsione a trovare il coraggio di denunciare questi fenomeni. Così facendo, si allontanerà il rischio di diventare vittime di questi stessi fenomeni criminosi”.

“Nel corso di questi anni – ha sottolineato Paolo Bocedi, presidente di SOS Italia Libera – sono maturate significative esperienze nella lotta al racket e all’usura, due fenomeni per i quali, peraltro, la denuncia delle vittime è condizione indispensabile per ottenere giustizia. Noi della SOS Italia Libera sappiamo che restando uniti si sottrae l’imprenditore a quella condizione di solitudine e di isolamento che costituisce il punto di maggior debolezza per la vittima e di maggiore forza per il mafioso”.

Bocedi poi ha concluso: “La rappresaglia mafiosa ha colpito sempre chi da denunciato il pizzo in solitudine: da Libero Grassi a Giovanni Panunzio a Gaetano Giordano. Laddove invece la vittima è coperta dall’attività  di un’associazione oppure la denuncia è un’esperienza collettiva si sono sempre ottenuti risultati di alti livelli di sicurezza. Si può colpire un commerciante e spegnere quella sola voce, ma non se ne possono colpire dieci o cento perché non si annullerebbe la resistenza degli imprenditori. Oggi con questo patto contro il racket tra noi e il Comune di Rozzano siamo certi che alcuni imprenditori vittime dell’usura troveranno il coraggio di denunciare i loro aguzzini perché l’omertà si vince, basta mettersi insieme”.

Il numero telefonico che l’associazione SOS Italia Libera mette a disposizione per segnalazioni o richiesto di aiuto è 02 84960912. Chiunque chiami, troverà assistenza e risposte

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